Danni all’agricoltura Caltagirone: FederAgri chiede stato di calamità

Danni all’agricoltura del Calatino: FederAgri chiede lo stato di calamità

Danni all’agricoltura del Calatino: FederAgri chiede lo stato di calamità

Redazione  |
giovedì 03 Luglio 2025

FederAgri sollecita ancora una presa di posizione forte da parte delle autorità sul tema.

 A distanza di una settimana dalla violenta tempesta che il 23 giugno ha colpito i territori di Caltagirone, Grammichele e Mineo (CT), i segni del disastro restano evidenti e ancora nessuna misura concreta è stata adottata per sostenere l’agricoltura e gli operatori che hanno subìto danni.

A denunciarlo, diversi giorni dopo il maltempo, FederAgri, che continua a sollecitare la proclamazione dello stato di calamità.

Danni per maltempo, si chiede lo stato di calamità per l’agricoltura a Caltagirone e dintorni

Il violento evento atmosferico, caratterizzato da forti raffiche di vento, piogge torrenziali e grandinate, ha provocato danni ingenti alle coltivazioni agrumicole: i frutticini sono stati compromessi, compromettendo gravemente le prospettive del prossimo raccolto. Le piante hanno subito danni alle strutture arboree e richiederanno interventi costosi e specialistici per il recupero. Gli impianti di nuova realizzazione risultano particolarmente colpiti, con numerose piantine sradicate dal vento.

L’appello

Maurizio Ialuna, delegato provinciale di FederAgri, torna a farsi sentire con forza: “È passato troppo tempo senza risposte concrete. Rinnovo con urgenza la richiesta alle autorità competenti di avviare immediatamente le procedure per la verifica e la delimitazione delle zone colpite, affinché si possa dichiarare ufficialmente lo stato di calamità naturale. I produttori non possono attendere oltre: hanno bisogno di risorse finanziarie tempestive per far fronte ai danni e salvare gli agrumeti, vero motore economico di questo territorio”.

FederAgri ribadisce l’appello alle istituzioni regionali e nazionali affinché non si lascino soli gli agricoltori del Calatino, già colpiti da una crisi strutturale del comparto, e chiede un piano di intervento rapido e mirato per il rilancio dell’economia agricola locale.

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