Dat e banca dati, il Viminale detta i tempi ai Comuni - QdS

Dat e banca dati, il Viminale detta i tempi ai Comuni

Serena Giovanna Grasso

Dat e banca dati, il Viminale detta i tempi ai Comuni

sabato 15 Febbraio 2020

La circolare n. 2/20 interpreta e dettaglia quanto stabilito dal decreto ministeriale dello scorso 10 gennaio. Gli ufficiali di stato civile dovranno acquisire l’esplicito consenso del disponente sul trattamento dati: attivato un servizio di supporto tecnico

PALERMO – Lo scorso 31 gennaio il ministero dell’Interno, con la circolare numero 2/2020, ha fornito ai Comuni indicazioni tecnico-operative su come raccogliere i dati che formeranno la banca dati nazionale (bdn) delle disposizioni anticipate di trattamento (Dat). La circolare interpreta e dettaglia quanto stabilito dal decreto del ministero della Salute del 10 gennaio 2020 (entrato in vigore lo scorso primo febbraio), che stabilisce come raccogliere le copie dei testamenti biologici nella banca dati nazionale e definisce funzionamento e contenuti informativi della stessa.

In tal senso, il lavoro maggiore è a carico degli ufficiali di stato civile che con modulo online dovranno trasmettere al ministero della Salute, entro sessanta giorni dall’attivazione della banca dati nazionale delle Dat, un elenco nominativo delle persone che hanno espresso dichiarazioni anticipate di trattamento antecedentemente alla realizzazione della banca dati nazionale (cioè, dal 31 gennaio 2018, data di entrata in vigore della legge n. 219/2017). Sempre gli ufficiali di stato civile, entro centottanta giorni dall’attivazione della banca dati nazionale, attraverso apposito modulo online dovranno trasmettere al ministero della Salute copie delle Dat dei disponenti di cui al precedente elenco. Su richiesta del disponente, potranno essere cancellate le copie delle Dat depositate prima del primo febbraio 2020, poiché prive di esplicito consenso del disponente.

A partire dal primo febbraio 2020, ai fini della trasmissione delle copie delle Dat alla Banca dati nazionale, gli ufficiali di stato civile dovranno acquisire l’esplicito consenso del disponente, che dovrà essere informato di quanto previsto dal regolamento Ue 679/2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento e alla libera circolazione dei dati personali. Gli ufficiali di stato civile dovranno compilare un modulo online contenente i dati di riferimento della Dat, i dati del disponente, dell’eventuale fiduciario e allegare copia della Dat, nei casi in cui il disponente abbia fornito il consenso alla sua trasmissione.

Questo modulo online, messo a disposizione dal ministero della Salute, una volta compilato, permette di scaricare un file compresso e cifrato che deve essere inviato attraverso la Pec del Comune o dell’Ufficio consolare all’indirizzo dat@postacert.sanita.it. Il sistema della banca dati nazionale, una volta ricevuta la Pec, prende in carico la disposizione. Prima di accettare la disposizione e di inserirla in banca dati il sistema provvede ad effettuare tutte le verifiche di congruenza e correttezza del dato. Solo qualora non vi siano errori provvede ad inserire la Dat in banca dati e a darne conferma via Pec all’indirizzo Pec da cui è arrivata la disposizione.

Il ministero della Salute ha attivato un servizio di help desk per il supporto tecnico alle attività di trasmissione delle Dat al numero verde 800 178178 e all’indirizzo di posta elettronica dedicato servicedesk@almavivaitalia.it. In più, sul sito del ministero della Salute è disponibile un video tutorial con le istruzioni per la compilazione del modulo online e l’invio delle Dat tramite posta elettronica certificata.

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