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Dc8 e strage di Montagna Longa, nuovi scenari, ci fu un sabotaggio

Dc8 e strage di Montagna Longa, nuovi scenari, ci fu un sabotaggio
Strage Montagna Longa, nuovi scenari

Lo sostiene il professor Marretta dell’Università di Palermo che pubblica uno studio scientifico che utilizza tecnologie non disponibili nel 1972 per chiarire le cause della tragedia.

Oggi, su quella montagna, c’è una piccola croce che ricorda quando, il 5 maggio 1972, il Dc8 volo AZ-112 dell’Alitalia, proveniente da Fiumicino, si schiantò in fase d’atterraggio contro Montagna Longa, nei pressi dell’aeroporto di Punta Raisi. Vi furono 115 morti. Il processo, che si concluse dopo 12 anni, attribuì la responsabilità a un errore dei piloti. Ma buona parte dei parenti delle vittime, costituiti nell’Associazione parenti delle vittime di Montagna Longa, non ha mai creduto a questa verità continuando a tentare, finora invano, di riaprire il processo con degli esposti presentati nel 2012-2013 e nel 2017-2018.

A seguito di un incarico da parte dell’Associazione, Rosario Ardito Marretta, docente di Aerodinamica e dinamica dei fluidi all’Università di Palermo ha da poco pubblicato per “Cambridge Scholars Publishing”, nella traduzione dall’italiano di Katy Rose Wallis, «Unconventional Aeronautical Investigatory Methods. The Case of Alitalia Flight AZ 112». Lo abbiamo raggiunto telefonicamente per farci spiegare i risultati della sua inchiesta. I MISTERI DIETRO LA STRAGE DEL DC8 (CONTINUA LA LETTURA)

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