Decreto sul rimborso contro il caro voli, la polemica in Sicilia

Caro voli in Sicilia, dopo il decreto è di nuovo polemica. Catanzaro (PD): “Si sta dopando il mercato”

Caro voli in Sicilia, dopo il decreto è di nuovo polemica. Catanzaro (PD): “Si sta dopando il mercato”

Mauro Seminara  |
venerdì 06 Dicembre 2024

Un impegno di fondi pubblici regionali di 17 milioni di euro per attenuare il costo dei biglietti aerei dei siciliani in vista delle feste, ma la misura continua a suscitare polemiche.

La polemica sul piano di attenuazione dei costi dei biglietti aerei d’oro, che già aveva preceduto il nuovo decreto regionale annunciato ieri a Palazzo d’Orleans, non si chiude con il maxi sconto (o rimborso) del 50% messo in atto dalla Regione Siciliana sui voli per il periodo dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025.

Anzi, l’ulteriore stanziamento di risorse pubbliche regionali per compensare il sistema tariffario, determinato da algoritmi che in vista di maggiore richiesta aumentano i prezzi dei biglietti in maniera esponenziale, riaccende la polemica.

Per lo “stop caro voli” del governo sono stati impegnati già 17 milioni di euro, con gli ultimi dieci in recupero da uno storno di 30 milioni, due terzi dei quali destinati alla Protezione civile e un terzo alla misura anti biglietti d’oro.

Decreto sul rimborso contro il caro voli, la polemica

“Non è dopando il mercato dei biglietti aerei che si risolve il problema del caro voli”, ha commentato, dopo l’annuncio in conferenza stampa del “Decreto stop caro voli Natale 2024” di Palazzo d’Orleans, il capogruppo del Partito Democratico all’Ars Michele Catanzaro.

“L’ultima iniziativa annunciata dal presidente Schifani, che prevede sconti del 50% per i residenti in Sicilia nel periodo natalizio, se a prima vista appare lodevole – afferma il capogruppo dem all’Ars – in realtà nasconde risvolti da approfondire dal momento che non interviene in maniera programmata: non sono le compagnie aeree ad abbassare i costi in seguito ad accordi strutturali anche attraverso intese con gli scali dell’isola sul potenziamento delle tratte”.

Schifani contro le critiche alla misura: “Facciano delle proposte”

Ieri, nel corso della conferenza stampa del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e dell’assessore alla mobilità Alessandro Aricò, il capo del governo regionale aveva affermato: “Ho appreso ieri (mercoledì) che l’Antitrust ha chiesto una proroga di un anno per indagare, allora vorrei dire a tutti coloro i quali polemizzano con questo Governo che sta stanziando notevoli somme del proprio bilancio regionale per aiutare i siciliani residenti al nord nel venire nella loro terra, e raggiungerla più spesso, al di la della contestazione critica: facciano una proposta!”.

Il capogruppo PD all’Ars: “Somme sottratte ad altri interventi”

La proposta di Catanzaro sarebbe quindi di non intervenire pagando parte dei biglietti, facendo così il gioco delle compagnie, ma esercitando pressioni mediante gli scali dell’isola al fine di ottenere tariffe meno speculative. “Ci si limita a stanziare somme di denaro sempre più ingenti che, comunque, vengono sottratte ad altri interventi destinati alla Sicilia”, sostiene Michele Catanzaro che conclude: “Insomma, in questo modo sono i siciliani a pagare la propaganda di Schifani”.

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