Defibrillatori, da scuole a bus, ok a ddl salva vite - QdS

Defibrillatori, da scuole a bus, ok a ddl salva vite

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Defibrillatori, da scuole a bus, ok a ddl salva vite

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giovedì 27 Maggio 2021

Ogni anno in Italia circa 60.000 persone muoiono per morte cardiaca improvvisa e oltre l'80% di questi decessi avviene lontano da strutture sanitarie

Ogni anno in Italia circa 60.000 persone muoiono per morte cardiaca improvvisa e oltre l’80% di questi decessi avviene lontano da strutture sanitarie. Per questo è fondamentale intervenire tempestivamente fuori dagli ospedali, nei luoghi pubblici, per riuscire a salvare delle vite.

E’ questo lo scopo del disegno di legge approvato oggi al Senato, che mira a promuovere la diffusione dei defibrillatori negli uffici della Pubblica Amministrazione, nelle scuole, nelle stazioni, negli aeroporti. “Stanziamo quasi due milioni e mezzo risorse per prevedere defibrillatori semiautomatici e automatici esterni nelle scuole, in tutte le pubbliche amministrazioni con almeno 15 dipendenti, negli aeroporti, nelle stazioni.

Sui mezzi di trasporto che effettuano percorsi di almeno due ore senza fermate intermedie – spiega il MoVimento 5 Stelle che ha promosso il ddl – Gli enti territoriali potranno anche incentivarne l’installazione nei centri commerciali, nei condomini, negli alberghi e l’uso dei defibrillatori sarà consentito anche al personale non sanitario. Diffondere i defibrillatori vuol dire non arrivare tardi e si traduce nel salvare persone che, in assenza di soccorso immediato, non riuscirebbero a sopravvivere”.

Il ddl era rimasto fermo due anni per la mancanza di fondi e per il rallentamento dovuto al Covid, ora passerà alla Camera per il sì definitivo. Una vera e propria battaglia di civiltà che equipara l’Italia ad altri paesi dove i defibrillatori sono già diffusi nei posti pubblici, pronti a portare soccorso. Poche settimane fa, per sensibilizzare sul tema, era intervenuto in un video-messaggio anche Sammy Basso, affetto da progeria, che ha promosso una petizione su Change.org.

“E’ una legge molto attesa che in alcune Regioni è stata addirittura anticipata e che servirà a salvare tante vite umane – spiega la senatrice del Pd Paola Boldrini, vicepresidente della Commissione Sanità e relatrice al provvedimento – Il testo prevede che il personale sia formato sia per l’utilizzo dei defibrillatori che per le manovre di disostruzione delle vie aeree. Per questo abbiamo anche approvato un ordine del giorno a mia prima firma per prevedere l’incremento degli stanziamenti per l’attuazione, nelle prossime manovre, rispetto ai 2 milioni di euro all’anno attualmente previsti.

E’ un successo di questa legislatura di cui siamo molto soddisfatti”. Plauso anche dal deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè, promotore, primo firmatario e relatore del ddl: “Una legge di civiltà e buonsenso, con l’approvazione odierna vede finalmente il traguardo una legge attesa dall’Italia da 20 anni che consentirà di diffondere cultura di prevenzione e primo soccorso per gli attacchi cardiaci. Grazie alla collaborazione del governo, in particolare del ministro Brunetta, si è ora superata l’impasse legata ai rilievi sollevati dalla Ragioneria Generale dello Stato”. “Ci proponiamo di allargare ulteriormente i luoghi dove saranno posizionati i defibrillatori che possono salvare vite umane”, aggiunge la presidente della commissione Igiene e sanità a Palazzo Madama, Annamaria Parente.

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