“Se si va avanti così arriva il colera. Ho visto topi in giro. Il centro storico di Ragusa sta diventando una discarica a cielo aperto”. Restano le preoccupazioni degli abitanti di Ragusa Superiore e, nonostante il periodo di ferie, arrivano segnalazioni di situazioni di degrado dal quartiere Ecce Homo.
A farle, contattando il Quotidiano di Sicilia, è stato un residente che preferisce restare anonimo. Un uomo che si è trasferito a Ragusa da Arcore tredici mesi fa, dopo essere andato in pensione. Uno dei tanti non ragusani di origine che hanno scelto la cittadina iblea per viverci.
Degrado nel centro storico di Ragusa, la testimonianza
“Abito in centro, in via Odierna, dal luglio dello scorso anno, e da allora la situazione è andata sempre peggiorando”, ha spiegato. L’uomo ha anche cercato di protestare contro i vicini incivili scrivendo un cartello: “Questa non è una discarica. Fate schifo!!”.
“Ho messo un cartello, qualcuno lo ha strappato, ma qualcun altro lo ha anche rimesso. Danno la colpa agli stranieri che vivono nella zona, ma il problema sono tutte le persone che sporcano. Questi comportamenti danneggiano tutta la città e il turismo: chi arriva qui è costretto a dire ‘dove cavolo sono arrivato?’”.
La risposta dell’Amministrazione
Contattata, non è mancata la risposta dell’amministrazione. “Sebbene gli standard di decoro ragusani siano tra i più alti in Sicilia, sappiamo bene come in certe zone del territorio persista un problema di abbandono rifiuti che contrastiamo in due modi: continua pulizia, come conferma il cittadino; videosorveglianza e controlli, tant’è che, mentre la gran parte dei Comuni siciliani ha dovuto aumentare la Tari, a Ragusa la tariffa è rimasta la stessa proprio grazie a una forte attività di contrasto all’evasione. Sono proprio gli evasori Tari, infatti, ad abbandonare i rifiuti in strada”, ha spiegato il sindaco di Ragusa Peppe Cassì.
La battaglia contro l’inciviltà
Nonostante gli interventi, anche straordinari, per la rimozione dei rifiuti, il quartiere continua a sporcarsi e sembrano non bastare le sanzioni.
“Non è però una battaglia facile o che si potrà vincere in breve tempo: anche in città del Nord Italia in cui la raccolta porta a porta è cominciata prima, ci risulta che sacche di inciviltà permangano, spesso dovute a soggetti nullatenenti contro cui le sanzioni previste per legge sono inefficaci. Per questo integriamo le nostre azioni anche con iniziative educative, specialmente nelle scuole, affinché il rispetto dell’ambiente e del decoro penetri nelle famiglie. È una battaglia di civiltà che combattiamo con ogni mezzo e in cui i cittadini, con le loro segnalazioni, sono al nostro fianco”, ha proseguito il sindaco di Ragusa.
A rispondere al cittadino ragusano è stato anche l’assessore al Centro Storico e alla Polizia Municipale Giovanni Gurrieri. A settembre potrebbe essere convocata un’assemblea con i cittadini del quartiere per cercare una soluzione che ristabilisca il decoro dei luoghi.
“Abbiamo fatto controlli a iosa, ma è talmente vasta la situazione che ogni intervento ne chiama un altro. Il problema – conferma l’assessore Gurrieri – non è rappresentato solo dai cittadini extracomunitari. La nostra amministrazione è sempre attenta all’ascolto, per questo, a settembre, organizzeremo un’assemblea pubblica nel quartiere Ecce Homo. Lancio già oggi un messaggio a tutti i cittadini di quell’area, che sappiamo essere così delicata per Ragusa: diamo un epilogo a questa situazione che si perpetua da anni”.
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