La nota del portavoce del partito dopo le recenti dichiarazioni di Totò Cuffaro e lo "scontro" sull'uso del simbolo Dc.
Fabio Desideri, portavoce e coordinatore politico nazionale della Democrazia Cristiana, continua a seguire – in particolare dopo i recenti “botta e risposta” con Totò Cuffaro – la preparazione dei Comuni della Sicilia prossimi alle elezioni amministrative nelle province di Agrigento, Catania, Enna, Ragusa e Siracusa.
Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota inviata dal partito nazionale.
Democrazia Cristiana, attenzione alle amministrative in Sicilia
“Le dichiarazioni degli ultimi giorni dell’ex senatore Totò Cuffaro, autodefinitosi Commissario Regionale per la Sicilia della Democrazia Cristiana, ruolo e funzioni mai riconosciute dal nostro partito all’ex presidente, ci hanno indotto a monitorare, con grande attenzione, quanto accadrà nella bellissima isola in queste ore in cui si presentano le liste per il rinnovo di molti sindaci e consigli comunali”.
“Abbiamo attivato i nostri organismi di partito per verificare che – particolarmente nei quattordici comuni superiori a 15.000 abitanti dell’isola – non siano depositate liste che nel logo, o nella denominazione, possano essere assimilabili, o riconducibili, alla Democrazia Cristiana. Va ricordato che proprio nella giornata di ieri tutti i Comuni della Regione Sicilia che andranno al voto sono stati raggiunti da una comunicazione, tramite Posta Elettronica Certificata, nella quale venivano evidenziate – sotto forma di osservazioni – le ragioni per le quali è stata richiesta a tutte le Istituzioni competenti del territorio la massima tutela della denominazione e del logo del nostro partito”.
“L’ufficio legale della Democrazia Cristiana attende di verificare se venissero presentate liste che richiamino il nostro logo, e la nostra denominazione, per inoltrare immediatamente alle autorità competenti ricorsi in autotutela, riservandoci di formalizzare – in sede penale – gli ulteriori e relativi atti. Il senso di quest’azione è quello di dare verità e giustizia agli elettori siciliani“.