Democrazia partecipativa, in Sicilia oltre il 46 per cento dei Comuni deve restituire i soldi alla Regione - QdS

Democrazia partecipativa, in Sicilia oltre il 46 per cento dei Comuni deve restituire i soldi alla Regione

Democrazia partecipativa, in Sicilia oltre il 46 per cento dei Comuni deve restituire i soldi alla Regione

Simone Olivelli  |
venerdì 01 Novembre 2024

Quasi un Comune su due non ha speso i fondi per la democrazia partecipativa e adesso dovrà restituirli. La Regione risponde con le sanzioni.

Quasi un Comune su due non ha speso i fondi per la democrazia partecipativa e adesso dovrà restituirli. Davanti all’inerzia degli enti locali, la Regione risponde con le sanzioni previste dalla legge con cui, nel 2014, l’Ars ha disposto che una percentuale delle somme ricevute dai Comuni debbano essere impiegate per iniziative dal basso. Un modo per favorire la partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica e per dare la possibilità a chi vive i luoghi di indicare esplicitamente come investire le risorse.

A dieci anni dalla sua introduzione, tuttavia, la democrazia partecipativa nell’isola continua a non spiccare il volo. Accanto a Comuni che incentivano la presentazione dei progetti e pubblicizzano le procedure di selezione di quelli da finanziare, ce ne sono molti che perdono letteralmente la possibilità di spendere le somme.

La mannaia

A intervenire con un decreto che contiene il lungo elenco dei Comuni da sanzionare è stato nei giorni scorsi l’assessorato regionale agli Enti locali. Il provvedimento è stato firmato dal dirigente generale Salvatore Taormina e segue l’accertamento della spesa effettuato dagli uffici. “Il servizio 4 ha relazionato sull’attività istruttoria svolta con riguardo alle attestazioni pervenute da parte dei Comuni concernenti la destinazione con forme di democrazia partecipata di quota parte dei trasferimenti regionali per l’anno 2022 – si legge nel decreto – a seguito della quale è stato quantificato in complessivi 1.359.989,37 euro l’importo delle somme da recuperare nei confronti dei Comuni inadempienti”.

La normativa prevede che gli assegnatari dei trasferimenti regionali spendano “almeno il due per cento delle somme loro trasferite con forme di democrazia partecipata, utilizzando strumenti che coinvolgono la cittadinanza per la scelta di azioni di interesse comune, pena la restituzione nell’esercizio finanziario successivo delle somme non utilizzate secondo tali modalità”.

I dati dicono che 181 enti sui 391 non sono riusciti a impegnare le risorse destinate alla democrazia partecipativa. Molto spesso l’inadempienza ha riguardato la totalità delle somme trasferite: è il caso, per esempio, del Comune di Modica che sarà tenuto a restituire alla Regione oltre 32mila euro. Tra chi non ha investito nulla c’è Marsala: l’amministrazione dovrà rinunciare a quasi 27mila euro che sarebbero potuti essere utilizzati per finanziare iniziative dal basso.

Le piccole restituzioni

A far parte dell’elenco degli inadempienti ci sono anche Comuni che hanno dichiarato di avere speso in parte – a volte quasi completamente, altre volte una piccola percentuale – le somme previste per la democrazia partecipativa. In sostanza, la spesa sarebbe stata fatta ma senza raggiungere il due per cento previsto dalla legge. Si tratta di poco più di una trentina di enti: tra questi c’è Siracusa che, destinataria di quasi 54mila euro, è riuscita a impegnarne poco meno di 40mila, mentre il resto dovrà essere restituito. Trapani invece dovrà restituirne 5780 sui poco meno di 21mila ricevuti. Esistono casi in cui la restituzione interesserà pochi spiccioli: a Maletto, per esempio, la spesa è stata di 15mila euro sui 15.055,92 previsti.

Nei confronti di chi ha presentato impegni di spesa, non è escluso che vengano svolti ulteriori approfondimenti. L’assessorato, infatti, si riserva la “facoltà di procedere all’applicazione di ulteriori penali, qualora – a seguito di verifiche, anche di tipo ispettivo – dovesse risultare che le somme impegnate di cui alle attestazioni prodotte dalle amministrazioni comunali non siano effettivamente spese in conformità” a quanto previsto dalla legge.

L’elenco degli inadempienti

I Comuni che in misura diversa dovranno restituire tutti o in parte i fondi destinati alla democrazia partecipativa sono: Agrigento, Alessandria della Rocca, Aragona, Bivona, Calamonaci, Campobello di Licata, Casteltermini, Cianciana, Comitini, Favara, Licata, Lucca Sicula, Menfi, Montallegro, Palma di Montechiaro, Ralcamuto, Realmonte, Ribera, San Giovanni Gemini, Santa Margherita di Belice, Sant’Angelo Muxaro, Santo Stefano Quisquina, Sciacca, Villafranca Sicula, Acquaviva Platani, Bompensiere, Mazzarino, Montedoro, Mussomeli, Niscemi, San Cataldo, Santa Caterina Villarmosa, Serradifalco, Sommatino, Villalba, Aci Castello, Aci Sant’Antonio, Adrano, Belpasso, Castel di Iudica, Giarre, Grammichele, Licodia Eubea, Linguaglossa, Maletto, Mascali, Milo, Mineo, Mirabella Imbaccari, Motta Sant’Anastasia, Paternò, Pedara, Raddusa, Ragalna, Ramacca, Riposto, San Giovanni la Punta, San Gregorio di Catania, San Pietro Clarenza, Santa Maria di Licodia, Santa Venerina, Sant’Agata li Battiati, Trecastagni, Valverde, Vizzini, Zafferana Etnea, Calascibetta, Centuripe, Cerami, Gagliano Castelferrato, Nicosia, Nissoria, Pietraperzia, Troina, Villarosa, Acquedolci, Alì Terme, Barcellona Pozzo di Gotto, Basicò, Capizzi, Ficarra, Furnari, Giardini Naxos, Gualtieri Sicaminò, Librizzi, Limina, Lipari, Malfa, Lavagna, Mandanici, Mazzarrà Sant’Andrea, Milazzo, Mirto, Mistretta, Mojo Alcanatara, Monforte San Giorgio, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, Oliveri, Pace del Mela, Reitano, Roccalvadina, Roccella Valdemone, Rometta, San Filippo del Mela, San Piero Patti, Santa Marina Salina, Santo Stefano di Camastra, Savoca, Terme Vigliatore, Tortorici, Tusa, Venetico, Villafranca Tirrena, Altavilla Milicia, Altofonte, Balestrate, Baucina, Blufi, Bolognetta, Borgetto, Campofelice di Fitalia, Campofelice di Roccella, Campofiorito, Carini, Castelbuono, Casteldaccia, Castronovo di Sicilia, Cefalà Diana, Cefalù, Cerda, Chiusa Sclafani, Ciminna, Contessa Entellina, Giardinello, Giuliana, Lercara Friddi, Misilmeri, Palazzo Adriano, Partinico, Piana degli Albanesi, Pollina, Roccapalumba, San Mauro Castelverde, Sclafani Bagni, Torretta; Trappeto, Ustica, Valledolmo, Ventimiglia di Sicilia, Villabate, Acate, Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Modica, Monterosso Almo, Pozzallo, Santa Croce Camerina, Buccheri, Francofonte, Lentini, Noto, Portopalo di Capo Passero, Priolo Gargallo, Siracusa, Solarino, Sortino, Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Custonaci, Favignana, Marsala, Misiliscemi, Paceco, Pantelleria, Partanna, Petrosino, Salemi, San Vito lo Capo, Trapani, Vita.

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