Trapani, lo sportello “Diana” contro la violenza - QdS

Trapani, lo sportello “Diana” contro la violenza

Pietro Vultaggio

Trapani, lo sportello “Diana” contro la violenza

giovedì 01 Ottobre 2020

Protocollo d’intesa tra l’associazione Co.Tu.Le.Vi. e due istituti scolastici della provincia. Ranno: “Vogliamo lanciare un segnale forte e sensibilizzare l’opinione pubblica”

TRAPANI – L’associazione Diritti Umani Contro Tutte le Violenze Co.Tu.Le.Vi ha firmato protocolli d’intesa con due istituti scolastici del territorio trapanese: l’I.P.S.E.O.A. “I. e V. Florio” e l’Istituto Calvino – Amico.

L’accordo ha come obiettivo la predisposizione di idonei strumenti per prevenire e contrastare qualsiasi tipologia di violenza subita, sia in ambito scolastico che domestico.

Lo sportello di ascolto “Diana” verrà messo a disposizione degli alunni già nel corso del presente anno scolastico, diventando un punto di riferimento costante per le alunne e gli alunni dell’Istituto. Il servizio di ascolto è completamente gratuito, riservato e coperto da segreto professionale. “L’Associazione si serve di progetti, collaborazioni ed iniziative territoriali per lanciare un segnale forte, pregnante, fatto di storie e testimonianze – commenta Aurora Ranno, presidente di Co.Tu.Le.Vi -, poiché soltanto avvicinando la cittadinanza alle Istituzioni e sensibilizzando l’opinione pubblica possiamo creare le premesse per un futuro migliore nel nome della legalità e del rispetto”.

A proposito dell’accoglienza presso gli sportelli Diana: “Con noi l’approccio tra denunciante e operatore è più morbido – prosegue Ranno -, noi siamo la mediazione con le istituzioni. Chi viene qui si sente più a suo agio nel raccontare e denunciare quello che gli succede. Qui incontrano i nostri volontari, come la psicologa, la criminologa, l’avvocato. Alle volte ci vogliono tanti incontri prima che una persona si decida a denunciare. Oppure può darsi che alla fine non denunci affatto – conclude -, magari ha solo bisogno di assistenza legale e di informazioni oppure di essere ascoltato. Magari non ha mai voluto denunciare e voleva solo che parlare”.

Uno sportello d’ascolto, in un mondo che va veloce e che fa fatica ad ascoltare anche le piccole esigenze. Spesso siamo presi da futili impegni e non diamo ascolto ad un conoscente che ha bisogno di aiuto. Ecco che, in questa fase, si inserisce l’associazione Co.Tu.Le.Vi per agire subito in casi di violenza nascosta.

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