Diga di Lentini, riparte prelievo d’acqua anche se la pompa provvisoria non basta - QdS

Diga di Lentini, riparte prelievo d’acqua anche se la pompa provvisoria non basta

Chiara Borzi

Diga di Lentini, riparte prelievo d’acqua anche se la pompa provvisoria non basta

sabato 27 Luglio 2024

Dopo la scorsa “falsa partenza”, la Regione siciliana ha comunicato la rimessa in azione. Catania, Cia Sicilia: “La centrale di sollevamento serve solo 600-700 ettari”

LENTINI – Riparte parzialmente il prelievo di acqua dalla Diga di Lentini. La Regione siciliana ha comunicato la messa in azione di una delle due pompe di sollevamento provvisorie, intervento programmato per mitigare il problema della siccità nella piana di Catania. Mitigare, appunto, non ancora risolvere.

Il problema di sollevamento dell’acqua dalla Diga di Lentini resta

La diga è piena e, fanno sapere i produttori della zona, l’acqua sta cominciando ad evaporare. La messa in funzione comunicata da Palermo arriva dopo una “falsa partenza”, un guasto alle tubazioni dell’invaso, causate dal ritorno dell’acqua nel sistema meccanico. “La centrale di sollevamento provvisoria era entrata in funzione da qualche giorno – ha dichiarato Giosuè Catania, commissario facente funzioni della Cia Sicilia Orientale -, ma ci sono state subito delle interruzioni. Sono andate saltando parte delle tubazioni, le valvole di sfiato e le saracinesche arrugginite e obsolete. Ferma da troppo tempo”.

L’acqua sollevata dalla nuova pompa provvisoria non basta comunque a rifornire le aziende servite dall’impianto. “Il Consorzio aveva promesso di effettuare le riparazioni in 24 ore ed è effettivamente accaduto – ha evidenziato Catania -, ma l’acqua resta insufficiente. In esercizio a pieno regime, la centrale di sollevamento provvisoria serve 600-700 ettari con 800 litri di acqua al secondo sollevata, immessa nelle vasche, e poi rilasciata. A regime normale dovrebbe invece sollevare anche due metri cubi acqua per irrigare 3-4 mila ettari”.

Stando alle dichiarazioni del presidente della Regione Renato Schifani: “L’attivazione delle due linee di pompaggio risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è, ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia”.

Dalle dichiarazioni del Governatore si comprende come, quest’intervento, faccia parte di una strategia più ampia messa in atto per sostenere il comparto. “Il mio governo – ha evidenziato il presidente della Regione – è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa

Nei prossimi giorni sarà attivata una seconda pompa

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità, hanno fatto sapere da Palazzo d’Orleans. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9.

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