Cristiano Cannarsa, ad di Sogei, è stato audito dalla Commissione di Vigilanza sull’Anagrafe Tributaria della Camera. Ottimizzare tutte le informazioni presenti nelle banche dati, anche con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale
PALERMO – Nei giorni scorsi Cristiano Cannarsa, il quale ricopre il ruolo di amministratore delegato di Sogei (Società generale informatica), che gestisce il settore digitale del ministero dell’Economia e delle Finanze e dell’Agenzia delle Entrate, nel corso dell’audizione da parte della Commissione di Vigilanza sull’Anagrafe Tributaria presso la Camera dei Deputati, ha esposto la situazione generale dei contribuenti italiani dal punto di vista della loro adesione agli adempimenti fiscali, così come emerge dai dati che la sua azienda gestisce in stretta collaborazione con le Agenzie fiscali, quella delle Entrate principalmente.
Situazione non molto rassicurante
Il quadro che è emerso dalle puntuali illustrazioni fatte da Cannarsa non è molto rassicurante. Dall’esame complessivo dei dati emergenti dagli Indicatori Sintetici di Affidabilità Fiscale (Isa), infatti, è risultato che circa un milione di contribuenti con partita Iva, corrispondente al 37% dell’intera platea delle nazionale (circa 3 milioni di imprese, artisti e professionisti), dichiara redditi al di sotto di 15.000 euro all’anno e quasi un terzo degli stessi, anziché dichiarare un reddito positivo, dichiara una perdita.
Con riguardo ai dati relativi agli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (Isa), è emerso che tra i contribuenti soggetti ai citati indicatori, quelli con una “pagella fiscale” corrispondente a un punteggio che va da 8 a 10 sono 894.000, quelli con un punteggio tra il 6 e l’8 sono 650.000. Altrettanti sono i contribuenti che si trovano sotto il punteggio di 6.
Collaborazione con l’Agenzia delle Entrate
Ecco quindi, secondo l’Amministratore delegato Sogei, l’importanza dell’attività svolta dall’Azienda che dirige, non solo grazie all’avvenuta incorporazione in Sogei della Sose, ossia dell’azienda che si occupa principalmente degli Isa, ma anche grazie all’ottimizzazione di tutti i dati di cui l’Anagrafe tributaria è in possesso, anche attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale, al fine di collaborare con l’Agenzia delle Entrate nella ricerca dei soggetti “a rischio”.
Un’attività, quella anzidetta, che dovrebbe dare maggiori frutti dopo l’elaborazione del software necessario per l’applicazione del concordato preventivo e la sua concreta applicazione, un istituto, così come ha ricordato lo stesso Cannarsa, il quale, specialmente svincolato dal punteggio Isa 8 originariamente ipotizzato, dovrebbe far aumentare la sensibilità di tutti i contribuenti, anche quelli con punteggio più basso, facendo acquisire loro maggiore consapevolezza e maturità fiscale.