Dissesto, i sindacati scendono in piazza Pogliese: “Battaglia da condurre insieme” - QdS

Dissesto, i sindacati scendono in piazza Pogliese: “Battaglia da condurre insieme”

redazione

Dissesto, i sindacati scendono in piazza Pogliese: “Battaglia da condurre insieme”

venerdì 24 Maggio 2019

Il primo cittadino ha rassicurato i lavoratori delle partecipate: “Garantiremo i posti di lavoro”

CATANIA – Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Catania hanno promosso una manifestazione di protesta di lavoratori delle aziende partecipate del Comune e delle cooperative sociali, per sollecitare il Governo nazionale a promuovere, con urgenza, interventi di sostegno per fronteggiare il dissesto economico finanziario dell’Ente.

Il presidio si è svolto in piazza Duomo dove il sindaco, Salvo Pogliese, ha incontrato i segretari provinciali dei sindacati. “Conduciamo insieme – ha detto Pogliese – una battaglia affinché il governo e il parlamento nazionale adottino al più presto i provvedimenti necessari per ripartire. Come ho sottolineato nella lettera al presidente del consiglio Giuseppe Conte, quello che chiediamo non ha costi diretti per lo Stato, ma solo misure, anche temporanee, che ci consentano di approntare un bilancio stabilmente riequilibrato”.

“Ho avuto anche modo di apprezzare – ha proseguito il sindaco – il vostro senso di responsabilità che finora ha impedito che la questione diventasse di ordine pubblico; ma è chiaro che occorre una svolta immediata per uscire da una situazione pesantissima che, come tutti sanno, abbiamo trovato al nostro insediamento e di cui nelle sedi competenti si dovranno accertare le responsabilità. è importante continuare a rimanere uniti e sviluppare sinergie tra istituzioni e parti sociali per ammortizzare l’impatto del dissesto”.

“Chiederò – ha aggiunto Pogliese – un incontro al capo del governo in tempi brevissimi e se necessario ci rivolgiamo anche al presidente della Repubblica, perché Catania deve rialzarsi. Tuttavia sono fiducioso che qualche provvedimento arriverà, almeno così mi è stato garantito dai rappresentanti del governo che ho incontrato in queste settimane. A questo proposito, anche per evitare inutili allarmismi, voglio chiarire, che gli stipendi del comune e delle partecipate, almeno dei prossimi due mesi, non verranno messi a rischio e anche su questo rimango fiducioso”.

Il sindaco ha anche incontrato in piazza Duomo gruppi di lavoratori delle partecipate e delle cooperative sociali e ha garantito che non verrà fatta “macelleria sociale” e che “in qualche modo verranno garantiti le spettanze e i posti di lavoro”.

La lettera a Mattarella e Conte: “Catania dimenticata dall’Italia”

CATANIA – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Giuseppe Conte aiutino Catania. è l’appello contenuto in una lettera che rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Ufficio diocesano per le problematiche del lavoro, Agci, Cna, Confcooperative, Legacoop, Confimprese, Uneba, Unci ed Unicoop e le associazioni che rappresentano le famiglie delle persone con disabilità hanno consegnato al prefetto Claudio Sammartino.
Ecco il testo della lettera:
La città vive un pesante momento di crisi soprattutto nei settori della grande distribuzione organizzata e dell’edilizia, che oggi è ancor più aggravava dal dissesto economico e finanziario del Comune che sta coinvolgendo altri comparti come quello dei dipendenti comunali, delle partecipate, delle cooperative sociali, del servizio di igiene urbana, del trasporto pubblico locale, della cultura e i creditori. Ma principalmente i cittadini, soprattutto le fasce più deboli. Si sta per profilare un fallimento nel fallimento, una situazione esplosiva che rischia non solo di lasciare i cittadini senza soldi in tasca, ma anche di causare il blocco di quelle opere pubbliche del “Patto per Catania” che avrebbero contribuito a cambiare il volto del territorio.
Il Comune è chiamato certamente ad adottare tutte quelle misure necessarie per eliminare le spese superflue e aumentare la riscossione dei tributi, ma è anche vero che tutto questo non basta rispetto all’attuale emergenze, che solo con un aiuto fattivo di Stato e Regione si può superare, applicando appieno i principi di sussidiarietà e solidarietà contemplati dalla Costituzione.
In piazza abbiamo portato la nostra rabbia e quella dei lavoratori e cittadini catanesi perché più passano i giorni e più la ‘vertenza Catania’ sembra quasi non interessare a nessuno. Ed è impensabile che il dramma che sta vivendo una delle più importanti aree metropolitane italiane possa diventare oggetto di scontro politico tale da tenere in ostaggio un’intera realtà.
L’Italia si è dimenticata di Catania, ma i catanesi non si dimenticano di essere italiani e, pertanto, in questa particolare giornata in cui cade l’anniversario della strade di Capaci, chiedono al presidente della Repubblica ed al presidente del Consiglio un urgente intervento per la salvezza della città.

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