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Djokovic, il Ministro australiano cancella ancora il visto di ingresso

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Djokovic, il Ministro australiano cancella ancora il visto di ingresso

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venerdì 14 Gennaio 2022

Se il numero uno del mondo non impugna la decisione in tribunale o non riesce a farlo, sarà immediatamente espulso dal Paese

La decisione è arrivata. Il ministro dell’Immigrazione australiano, Alex Hawke, ha usato il proprio potere per annullare il visto di Novak Djokovic, mentre gli avvocati del tennista serbo hanno già annunciato di essere pronti a presentare un’ingiunzione immediata contro la decisione. A quanto si è appreso rischia un bando di tre anni dall’ Australia.

Il futuro di Djokovic in Australia nelle mani degli avvocati

Novak Djokovic potrebbe essere costretto a lasciare il Paese tra poche ore dopo che il ministro dell’Immigrazione Alex Hawke ha usato il suo potere personale per annullare il visto di ingresso in Australia.

Gli avvocati di Djokovic hanno due giorni di tempo per permettere al tennista numero uno al mondo di giocare gi Australian open. Lunedì, infatti, il serbo è atteso al primo turno del torneo contro il connazionale Miomir Kecmanovic.
Nel caso in cui Djokovic dovesse essere escluso dagli Australian Open il suo posto verrebbe occupato da Rublev. Il russo era stato sorteggiato contro Mager, che a quel punto affronterebbe Monfils.
Il francese verrebbe sostituito da Bublik, primo giocatore fuori dalle teste di serie.

Il team legale, secondo quanto riportato dal ‘Sydney Morning Herald’, avrebbe già presentato il ricorso contro la decisione del ministro dell’Immigrazione Alex Hawke di annullare il visto del campione in carica. Se la decisione venisse ribaltata, il serbo potrà restare a giocare. Se la decisione viene mantenuta Djokovic dovrà lasciare l’Australia. Ma a questa il governo potrebbe fare nuovamente appello. Intanto è attesa anche una decisione se ricondure i giocatore, al momento privo di visto, al centro per immigrati del Park Hotel di Carlton.

Le precisazioni del ministro dell’immigrazione

Il ministro australiano dell’Immigrazione, Alex Hawke, ha precisato in una nota che la decisione di annullare il visto concesso a Novak Djokovic è stata presa “per motivi di salute e di ordine pubblico”. La decisione implica che al giocatore serbo, che mirava al 21/o titolo di un Grande Slam, record agli Australian Open che iniziano lunedì, sarà vietato l’ingresso nel Paese per tre anni, tranne che in determinate circostanze.

I possibili scenari per Djokovic

La prima ipotesi è che Djokovic accetti la decisione delle Autorità locali lasciando il Paese. Un’altra opzione prevede invece che i legali del n.1 del mondo impugnino la decisione chiedendo un riesame giurisdizionale: in caso di vittoria Djokovic giocherà regolarmente gli Australian Open, altrimenti dovrà lasciare l’Australia.

Resta poi una terza via, a Djokovic viene data ragione nel riesame ma il Governo fa a sua volta appello, in tal caso ci dovrebbe essere una decisione se il tennista è dentro o fuori dalla detenzione per immigrati e se può giocare gli Australian Open.

Se Djokovic non dovesse fare appello, dopo l’annullamento del visto da parte del ministro potrebbe essere bandito dall’Australia per tre anni, anche se non si esclude la possibilità di una deroga.

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