I residenti svegliati dalle urla e gli esercenti preoccupanti per la deriva violenta del centro catanese: "Sembra di essere tornati agli anni Ottanta".
Qualcuno starà tornando sicuramente a chiamarla “Satania”, quella Catania dove il problema delle risse notturne e degli atti di violenza nelle ultime settimane è tornato di stretta attualità. Dopo l’aggressione ai vigili urbani dello scorso 10 ottobre nei pressi di piazza Università, nella notte tra lunedì 14 e martedì 15, infatti, una donna è stata aggredita da quattro uomini in viale Libertà, vicino piazza Iolanda.
La scena è stata filmata da uno dei balconi dei palazzi presenti sulla pubblica via e le immagini hanno fatto il giro del web, anche se pare che il fatto non sia stato denunciato alla Polizia di Stato. Con quest’ultimo episodio di violenza, si rinnova il dibattito sulla sicurezza nelle ore notturne a Catania, che appare ancora ben lontano da una soluzione.
Donna aggredita in viale Libertà a Catania, la voce dei residenti
QdS si è recato nella zona dell’aggressione per ascoltare i pareri di coloro che vi abitano o vi lavorano, scoprendo che in molti si dicono increduli per l’accaduto. Molti testimoniano che l’area – dall’ora di cena in poi – sia deserta e pericolosa, mentre altri commentano come rispetto agli anni passati sia diventata molto più vivibile.
Tra i residenti che commentano la recente aggressione in viale Libertà, Bruna ha raccontato come nella notte in cui è avvenuto il fatto sia stata svegliata all’improvviso dalle urla. “Una sensazione tremenda mentre si dorme”, in una zona che non è certo nuova a episodi del genere. E neanche le telecamere, per chi in quella zona vive ogni giorno, bastano per garantire la sicurezza.
“Sembriamo tornati agli anni ’80”
Il signor Antonio Marino, gestore del distributore di benzina posto all’angolo tra viale Libertà e via Pietro Mascagni, spiega come la città nelle ore notturne sia davvero pericolosa e come la situazione attuale ricordi molto quella degli anni ‘80.
“Credo che questa rissa sia l’ultima – ha detto Marino – perché ancora non è arrivato domani. Catania purtroppo, specialmente la notte, è diventata una città violenta e pochissimo controllata. È tutto lasciato a uno stato di quasi totale abbandono. Penso che oltre un certo orario qui si viva un po’ come si viveva negli anni ‘80, con l’unica differenza che allora c’era molta meno gente in giro. Le telecamere guardano quello che è già successo. Il problema è cercare di non farlo succedere e quindi ci vogliono dei deterrenti e delle persone che vadano in giro per la città a controllare”.
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