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Donna: ipotesi del terzo tipo

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venerdì 31 Dicembre 2021

Una cosa difficile per il livello culturale del Paese, ma assolutamente normale, candidare una donna al Quirinale

Una cosa difficile per il livello culturale del Paese, ma assolutamente normale, candidare una donna al Quirinale, viene utilizzata in maniera codina e maldestra dal Giuseppi delle bimbe di Conte. Una delle immagini più maschiliste della già retrograda politica italiana.

L’aspetto codino della vicenda è che questa ipotesi non è un sincero afflato costruttivo per valorizzare un cambiamento sociale in Italia, un tentativo nobile che richiede sforzo, lavoro, sacrificio di posizioni personali reali. Ma è solamente un puerile tentativo, buttato lì su un giornale, per tentare di tamponare, visto che siamo in pandemia, il virus peggiore per la carriera di Giuseppe fantomatico Conte. L’ascesa di Draghi al Quirinale.

Che essendo un super accreditato pragmatico, con agende e relazioni di enorme spessore, utilizzerebbe il CV di Conte al massimo per un ente di sottogoverno di non eccelsa fama. Quindi Crusca e Lincei sono esclusi.

È ovvio che un presidente della Repubblica come Draghi metterebbe la parola fine alle carriere degli incompetenti al governo. Lo vedreste Draghi firmare l’incarico di un Toninelli o di un Dj Fofò come Guardasigilli?

Sarebbe la fine, ma non solo per i 5stelle, della demeritocrazia di questi 25 anni, in cui ci sono mancati solo Razzi e Scilipoti al governo.

Non solo è  un tentativo rabberciato, codino e fuorviante, intriso di risentimenti ed invidia, per un posto che il nostro Fantomas della politica italiana pregustava suo un anno addietro, ma assolutamente mortificante per la vera questione della parità di genere in Italia.

Meglio una donna che la persona più autorevole, in Italia e all’estero. Come se le donne siano soggetti non competenti ed utilizzabili esclusivamente come figurine Panini a convenienza di giochi di comunicazione orchestrati dalla vera mente oggi dei 5stelle. Rocco Casalino.

Di fatto Conte, che era solo un amico di Dj Fofò, venne preso in carico dal vero mentore politico, con l’imbolsimento di Grillo e la scomparsa di Casaleggio, il grande Fratello Rocco. La star di un partito che prima era di partecipazione ed ora è solo di comunicazione. Come le stelle estinte di cui però ancora vediamo la luce così l’effetto 5stelle gestisce questo delicato passaggio politico.

Soltanto che per buttarla in vacca, ossia frenare Draghi, utilizzare la parità di genere mi sembra la cosa più ingiusta e volgare di tutte le nefandezze ad oggi fatte.

Di fatto se ne prefigura un contorno così ipotetico che gli ufo sarebbero più reali. Se volessero fare sul serio avrebbero proposto una donna Premier. Ma lì gli appetiti dei piccoli indiani che aspirano a tale carica verrebbero mortificati.

Non mi stupirei invece, se Draghi fosse eletto Presidente della Repubblica, desse l’incarico esplorativo di formare il governo ad una donna. Lui certamente non ha inferiority complex.

Così è se vi pare.

Giovanni Pizzo

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