A Donnafugata un museo dedicato alle radici contadine - QdS

A Donnafugata un museo dedicato alle radici contadine

Biagio Tinghino

A Donnafugata un museo dedicato alle radici contadine

Biagio Tinghino  |
venerdì 05 Gennaio 2024

Allestito negli spazi interni del Castello, il “Farmuseum” ha lo scopo di far conoscere i prodotti dell’agroalimentare della nostra tradizione. Cassì: “Un centro vitale che unisce passato e futuro”

RAGUSA – Nella corte del Castello di Donnafugata a Ragusa è stato inaugurato il “Donnafugata Farmuseum”, il museo del prodotto contadino all’interno dei locali comunali recentemente ristrutturati tramite fondi del Psr. Un’iniziativa che rappresenta un format innovativo per residenti e turisti che possono così scoprire elementi della storia passata della civiltà contadina per guardare al futuro e all’evoluzione del presente.

Sarà un museo-mercato

Accanto all’esposizione di oggetti della tradizione contadina utilizzati da contadini e massari durante la loro attività – dagli aratri alle tinozze per la lavorazione del latte, dalla “caurara” ai campanacci, dalla “mastredda” allo “stacciu” per il formaggio – c’è quella di prodotti dell’agroalimentare di qualità, dalle conserve alla pasta, dal miele al vino, all’olio in vendita. A realizzare l’allestimento, curato dal designer Luca Giunta in collaborazione con l’architetta Federica Schembri, è stata la società Squeti che gestirà la struttura ottenuta in comodato d’uso dopo aver vinto un bando pubblico del Comune di Ragusa. Presenti all’inaugurazione, il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, il vicesindaco, Gianni Giuffrida, gli assessori Giorgio Massari e Catia Pasta, insieme al presidente del consiglio comunale, Fabrizio Ilardo.

Il sindaco Peppe Cassì: “L’apertura di questa struttura è un passo avanti nella valorizzazione della nostra storia e delle radici agricole che hanno plasmato la nostra identità. Si è pensato non solo ad un luogo di esposizione, ma ad un centro vitale che unisca passato, presente e futuro. Vogliamo coinvolgere le nuove generazioni, trasmettendo loro l’amore per le tradizioni contadine. Gli obiettivi sono la diffusione della cultura e dei saperi contadini, con iniziative di promozione, collaborazioni con enti locali ed associazioni e un’offerta museale in evoluzione perché si arricchirà di altri elementi che i cittadini vorranno concedere. Gli oggetti in mostra sono frutto di alcune donazioni effettuate in passato dai ragusani al comune oppure sono concessi da collezioni private, come quelle di Angelo Licitra e Pina Neri. Ma già dopo l’inaugurazione altri cittadini hanno manifestato di voler contribuire”.

Il “Donnafugata Farmuseum”, una molteplicità di esperienze

Il “Donnafugata Farmuseum” si distingue per la sua vocazione dinamica: una molteplicità di esperienze per un vasto pubblico. C’è un’area destinata a convegni ed eventi, anche per organizzazioni esterne. Spazio inoltre ai laboratori di cucina con un’area attrezzata alle produzioni locali: dalla focaccia alla pasta, dal pane ai dolci così anche da fornire su prenotazione, esperienze sensoriali ai turisti. Per l’inaugurazione è stata la casalinga Stefania Guastella a coinvolgere il pubblico nella preparazione di piatti tradizionali come la pasta all’uovo, la sfoglia e gli gnocchi di patate.

C’è anche l’area dedicata ai bambini: non solo un luogo ludico, ma anche una risorsa educativa per le scuole che saranno coinvolte nella colazione, puntando alla buona alimentazione. L’obiettivo è offrire un’esperienza interattiva e formativa, che coinvolga i giovani nel mondo affascinante della produzione contadina. Inoltre il museo si configura come spazio artistico: attualmente in esposizione sono foto di autori che documentano il lavoro manuale dei produttori.

Due collaborazioni significative contribuiscono a valorizzare il museo

La prima riguarda l’associazione “Giovanni Virgadavola APS” nata di recente e dedicata al cantastorie vittoriese scomparso un anno fa. Il museo ospita un bellissimo carretto siciliano e due cartelloni dipinti dal cantastorie. Una collaborazione che guarda ad un gemellaggio con il museo del carretto di Vittoria, come spiegato da Silvana e Andrea Virgadavola. “Obiettivo è la promozione della nostra produzione agricola, un patrimonio che va ben oltre il semplice racconto di antiche pratiche – ha detto l’assessore comunale allo Sviluppo Economico, Giorgio Massari -. Con l’area laboratori, si potrà coinvolgere il pubblico nella scoperta dei processi di produzione, rendendo la storia viva e accessibile. La collaborazione con associazioni come ‘Giovanni Virgadavola APS’ e Slow Food Ragusa rafforza l’offerta di un luogo in cui cultura, storia e gastronomia si intrecciano in un’esperienza unica e coinvolgente”.

La seconda importante collaborazione è Slow Food Ragusa, che con una convenzione farà rete nella realizzazione di convegni e laboratori del gusto. Sono stati i referenti Lina e Lorenzo Lauria ad illustrare gli obiettivi comuni che, nell’ottica della valorizzazione delle produzioni locali e dei produttori, si porteranno avanti. La vendita di prodotti agroalimentari, direttamente collegata all’area espositiva delle attrezzature agricole, rappresenta un elemento chiave del format. Ed è proprio questa la giusta chiave di lettura che differenzia il museo del prodotto contadino a Donnafugata dal museo del contadino che è presente a Ragusa città.

“Il Donnafugata Farmuseum diventerà così un punto di incontro dinamico – ha concluso l’amministratore di Squeti, Carmelo Saccone -, dove i prodotti non sono solo esposti ma diventano protagonisti di un racconto che celebra la tradizione”. Gli orari della struttura sono in linea con quelli del castello: maggiori informazioni sui canali social e sul sito www.farmuseum.it.

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