Dopo l’annuncio del ministro Toninelli è già scontro sui lavori della Cattedrale - QdS

Dopo l’annuncio del ministro Toninelli è già scontro sui lavori della Cattedrale

Gaspare Ingargiola

Dopo l’annuncio del ministro Toninelli è già scontro sui lavori della Cattedrale

sabato 22 Giugno 2019

I costruttori siciliani hanno denunciato il ribasso eccessivo (del 40%) per l’aggiudicazione. Il progetto, da 2 milioni di euro, punta al restauro della copertura del sacro edificio

PALERMO – Un progetto da 2 milioni di euro per il restauro della copertura della Cattedrale. A presentarlo, nella sala Filangeri di Palazzo Arcivescovile, è stato il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli (erano presenti anche il presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici Donato Carlea, il provveditore dei Lavori pubblici Sicilia e Calabria Gianluca Ievolella e il sindaco Leoluca Orlando, oltre all’arcivescovo Corrado Lorefice).

L’intervento riguarderà la manutenzione della navata centrale e delle cupolette delle navate laterali. Durante i lavori, però, la Cattedrale non chiuderà, anzi resterà aperta a turisti e fedeli e il Provveditorato starebbe pensando anche a percorsi guidati per i visitatori al fine di mostrare le diverse fasi del restauro.

“Oltre un centinaio” i candidati per aggiudicarsi la gara di appalto, secondo il provveditore, che ha pronosticato l’avvio dei lavori intorno alla fine dell’estate. Previsioni più elastiche sui tempi, invece, dal sindaco Orlando, per il quale il cantiere dovrebbe comunque partire “entro fine anno”.

Il progetto del Provveditorato alle Opere pubbliche di Sicilia e Calabria (con l’ausilio della Soprintendenza ai Beni culturali di Palermo) vede la collaborazione (e i fondi) dei ministeri dei Beni culturali e delle Infrastrutture: “Ringrazio tra gli altri – ha scritto il ministro Toninelli su Facebook – il Provveditorato opere pubbliche e il provveditore Gianluca Ievolella, perché con il progetto da 2 milioni di euro per il restauro della copertura della Cattedrale, i palermitani riscoprono oggi in un certo senso il loro tempio massimo, come qualcuno ha definito questo sfolgorante esempio di arte arabo-normanna, ma anche gotica o neoclassica. Un monumento che viene apprezzato in tutto il mondo e che aveva bisogno di interventi urgenti”.

“Sono felice – ha concluso – che il Ministero che guido faccia la propria parte per riconsegnare alla città la Cattedrale in tutto il suo splendore. Anche da un momento come questo deve passare la riscossa della Sicilia”.

L’opera sarà aggiudicata con il massimo ribasso del 40% e per qualcuno si tratta di un errore. “Il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli – ha affermato in una nota Ance Sicilia, associazione dei costruttori edili – ha presentato in pompa magna l’appalto per il restauro della Cattedrale di Palermo, importo dei lavori 2 milioni di euro. Ma ha omesso di dire che è stato aggiudicato con oltre il 40% di ribasso. Non basta che crollino ponti e viadotti: evidentemente la politica ha bisogno che anche un monumento noto in tutto il mondo e che ha resistito quasi mille anni vada incontro a tale rischio, per capire che il fenomeno dei ribassi eccessivi va a scapito della qualità e della sicurezza e, quindi, è causa di crolli, incompiute e decessi nei cantieri”.

“Da anni – hanno aggiunto gli edili – paghiamo la scelta del Governo Renzi di scrivere il Codice degli appalti piegandosi a quel diktat dell’Europa che favorisce i ribassi eccessivi, nonché di impugnare la norma varata dall’Ars che andava in senso contrario. Nonostante i continui solleciti da parte dell’Ance Sicilia, finora nessuna forza politica ha avuto la capacità non solo di esprimere proposte alternative o di resistere al potere delle lobby che riesce a condizionare le scelte del legislatore, ma persino di dire da che parte sta”.

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