I dati emersi dal primo sondaggio (dalla ripartenza appunto) sugli stili di mobilità degli italiani, su scala nazionale e con un focus sulle grandi città
Dalla ripartenza dopo i periodi di restrizione a causa della pandemia, abbiamo ripreso a muoverci, anche se meno del 2019, soprattutto in auto di proprietà e poco con i mezzi pubblici per affollamento e paura di contagio. Sono alcuni dati emersi dal primo sondaggio (dalla ripartenza appunto) sugli stili di mobilità degli italiani, su scala nazionale e con un focus sulle grandi città di Milano, Torino, Napoli e Roma, promosso da Legambiente con Ipsos.
Il sondaggio
Nelle 4 città ci si muove di più, anche 3-4 volte al giorno, e si usa l’intermodalità dei servizi di trasporto. In città autobus, tram, metropolitane e treni regionali sono al 70-80% della capienza ma il mezzo pubblico ha comunque perso quota, penalizzato dalla paura dell’affollamento anche se, spiega il sondaggio, è stato provato che in 20 mesi di pandemia in Italia e in Europa non si è riscontrato alcun aumento statistico di contagio rispetto allo stesso tempo trascorso fuori casa.
Il sondaggio è stato fatto con 1.000 interviste sul territorio nazionale e 300 a Milano, Roma, Napoli e Torino su un campione rappresentativo della popolazione maggiorenne dal 24 settembre al 4 ottobre nell’ambito di Clean Cities Campaign, una campagna europea sostenuta da un cartello di associazioni dell’Unione, che punta al miglioramento radicale della qualità dell’aria attraverso stili di mobilità più sostenibile, alla ridistribuzione dello spazio urbano in favore delle utenze deboli e alla conversione dei trasporti all’elettrico.
La presentazione dei dati dà il via all’Osservatorio sugli Stili di Mobilità che si propone di monitorare annualmente comportamenti e propensioni della mobilità degli italiani, con attenzione particolare alle principali città del Paese. (ANSA).