Doppio naufragio nel Mediterraneo, morti e dispersi

L’ennesima strage di migranti, doppio naufragio nel Mediterraneo: decine tra morti e dispersi

L’ennesima strage di migranti, doppio naufragio nel Mediterraneo: decine tra morti e dispersi

Redazione  |
martedì 18 Giugno 2024

Tra i dispersi anche numerosi bambini, alcuni dei quali di pochi mesi.

Doppio naufragio nel Mediterraneo, l’ennesima strage di migranti: risultano almeno 11 morti e oltre 60 dispersi, alcuni dei quali bambini.

Il bilancio è ancora provvisorio.

Doppio naufragio nel Mediterraneo, morti e dispersi

I due naufragi si sarebbero verificati al largo delle coste dell’Italia meridionale nella giornata di lunedì 17 giugno. A denunciare la prima tragedia in mare sono i gruppi di soccorso – in particolare del gruppo tedesco RESQSHIP, che gestisce l’imbarcazione di salvataggio Nadir.

Gli operatori hanno dichiarato di aver recuperato 51 persone – due delle quali prive di sensi – più, purtroppo, 10 cadaveri. Pare che fossero partiti dalla Libia con una barca di legno, che si era riempita d’acqua nel corso della pericolosa traversata del Mediterraneo. Le vittime avrebbero perso la vita per soffocamento sul ponte inferiore dell’imbarcazione su cui viaggiavano. I sopravvissuti sono stati consegnati alla Guardia Costiera italiana, i cadaveri invece sono giunti a Lampedusa.

Il secondo naufragio, invece, sarebbe avvenuto a circa 200 chilometri dalla Calabria. Una barca proveniente dalla Turchia, secondo una prima ricostruzione, avrebbe preso fuoco e si sarebbe rovesciata. Risulterebbero 64 dispersi, compresi dei bambini.

Il cordoglio

UNHCR, OIM e UNICEF hanno espresso cordoglio per il doppio naufragio nel Mediterraneo, costato la vita a diverse persone. Le agenzie Onu hanno anche lanciato l’allarme sulla pericolosità della rotta mediterranea, sempre più utilizzata dai migranti provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente e tra le più letali.

“I morti e dispersi lungo la rotta centrale salgono a oltre 800, una media di quasi 5 al giorno dall’inizio dell’anno”: questi i dati riportati nella nota.

C’è poi un appello: “Questi ennesimi incidenti generano un senso di profonda frustrazione per i ripetuti appelli inascoltati a potenziare risorse e capacità per le operazioni di ricerca e soccorso in mare a supporto della Guardia Costiera Italiana. Ogni naufragio rappresenta un fallimento collettivo, un segno tangibile dell’incapacità degli Stati di proteggere le persone più vulnerabili. A tre giorni dalla Giornata Mondiale del Rifugiato con la quale si ricorda il dramma di 120 milioni di persone costrette a fuggire da guerre, violenze e persecuzioni, questi nuovi incidenti in mare, che coinvolgono rifugiati e migranti, risultano quanto mai inaccettabili”.

“Oltre alla necessità urgente di un sostegno europeo alle operazioni di ricerca e soccorso, è fondamentale – sottolineano UNHCR, OIM e UNICEF – promuovere un più ampio accesso a percorsi sicuri e regolari nell’Unione Europea per le persone migranti e rifugiati, affinché non siano costrette a rischiare la vita in mare”.

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