Non si sa più dove mettere la spazzatura di Catania - QdS

Non si sa più dove mettere la spazzatura di Catania

Non si sa più dove mettere la spazzatura di Catania

sabato 11 Settembre 2021


Quasi satura la discarica di Lentini, potrà accettare solo 600 tonnellate al giorno, ma la Catania da sola ne produce di più. Cantarella: “Assurdità”. Dusty: “Situazione grave”

CATANIA – Discarica colma, nuova emergenza all’orizzonte. L’impianto di Lentini è saturo. Lo scrivono il direttore tecnico e gli amministratori giudiziari della Sicula Trasporti, la discarica di Contrada Codavolpe tra le province di Catania e Siracusa. Lo scorso 8 settembre, i referenti dell’impianto hanno infatti inviato una lettera indirizzata ai Comuni che conferiscono nella struttura, oltre che al prefetto di Catania, quello di Siracusa, quello di Messina e al presidente della Regione siciliana, nella quale annunciano nuove difficoltà nell’abbancamento dei rifiuti.

La vicenda era nota: già la scorsa primavera si era manifestata la necessità di individuare nuovi siti per smaltire i rifiuti, di fronte all’esaurimento della discarica. L’emergenza, nei mesi scorsi, è stata scongiurata per via del conferimento dei carichi eccedenti in altri impianti della Regione – come, tra l’altro richiesto dalla Società di regolamentazione rifiuti di Catania, ma alcune proteste avrebbero fatto naufragare questa possibilità. Il risultato è che da oggi, la Sicula Trasporti potrà accettare sono 600 tonnellate al giorno “quantitativo al di sotto della produzione della nostra città”, aveva sottolineato l’assessore comunale all’ambiente, Fabio Cantarella.

“Considerato il mancato aumento della disponibilità da parte delle discariche presenti sul territorio siciliano alla ricezione di rifiuti decadenti alla lavorazione del rifiuto indifferenziato conferito dai comuni per i quali il competente dipartimento ha individuato la Sicula trasporti come impianto di destinazione – si legge nella missiva – Sicula si vede costretta a ridurre i quantitativi giornalieri in ingresso a non più di 600 tonnellate al giorno a partire dal 10 settembre”. Non solo: nella stessa comunicazione si fa presente che “i rifiuti giornalieri saranno ricevuti in impianto secondo l’ordine cronologico di arrivo”.

Una precisazione che l’assessore Cantarella contesta. Evidenziando come l’ordine cronologico potrebbe creare molti disagi alla città di Catania qualora facessero ingresso nella discarica i rifiuti di altri comuni prima di quelli del catanese.” È un’assurdità – sottolinea Cantarella – soprattutto di fronte al fatto che Catania, quando è stato necessario, ha accolto i rifiuti di altri comuni”. Per questo Cantarella chiede che venga indicata dalla politica una soluzione, dal momento che quella di esportare i rifiuti fuori dalla Regione, come inizialmente annunciato, sarebbe troppo oneroso.

Una situazione delicata che potrebbe provocare in città la mancata raccolta di rifiuti e quindi accumuli lungo le strade. Lo spiega la Dusty che, in una nota, evidenza come si possa profilare “una gravissima situazione igienico-sanitaria già a far data da domani”. Cioè oggi: il sistema di raccolta infatti potrebbe andare in tilt già questo fine settimana.

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