"Droga dello stupro" a Roma, vip indagati nella maxi operazione di polizia in tutta Italia - QdS

“Droga dello stupro” a Roma, vip indagati nella maxi operazione di polizia in tutta Italia

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“Droga dello stupro” a Roma, vip indagati nella maxi operazione di polizia in tutta Italia

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mercoledì 16 Novembre 2022

L'indagine partita due anni fa da Fiumicino, ha portato al sequestro di 200 chili di Ghb. Al centro dell'inchiesta 87 persone

Sette arresti, di cui uno in carcere, e 60 perquisizioni in tutta Italia sono stati eseguiti dalla polizia di Stato nell’ambito di un’indagine, coordinata dal Procuratore di Roma Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Giovanni Conzo sull’importazione e cessione di ingenti quantitativi della cosiddetta droga dello stupro (Gbl), ma anche mefedrone e cocaina.

Nell’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, sarebbero indagate circa 200 persone. Nomi famosi quelli coinvolti: dal neurologo del San Camillo a Claudia Rivelli, la sorella di Ornella Muti (che ha patteggiato la pena a un anno e cinque mesi), passando per un finanziere e un musicista. Sono 87, in totale, le persone finite al centro dell’inchiesta sul traffico di Ghb avviata due anni fa dalla procura di Roma.

Chi sono i vip indagati

In un segmento dell’indagine – coordinata dal procuratore Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Giovanni Conzo – è rimasta coinvolta anche Claudia Rivelli, attrice e sorella di Ornella Muti che ha già patteggiato una condanna a 1 anno e 5 mesi per importazione e cessione di sostanze stupefacenti. Rivelli, che per questa vicenda è finita agli arresti domiciliari, era accusata di avere fatto illecitamente arrivare dall’Olanda “con cadenze trimestrali – era detto nel capo di imputazione dell’ordinanza cautelare – vari flaconi di Gbl provvedendo a inviarne parte al figlio residente a Londra dopo averne sostituito l’etichetta riportante indicazione ‘shampoo’ in modo da trarre in inganno la dogana”.

Procuratore Roma: “87 arresti in diversi periodi, sequestrati 200 chili”

In diversi periodi sono “state arrestate 87 persone – spiega una nota del procuratore di Roma, Francesco Lo Voi – e il sequestro di 200 chilogrammi di Gbl, pari a circa 380mila dosi singole, nonché all’oscuramento, adottato grazie alla collaborazione del Servizio della Polizia delle Comunicazioni, di cinque siti internet utilizzati come canale di approvvigionamento della droga”.

Le indagini

“Le indagini hanno delineato uno scenario allarmante sulla diffusione della sostanza perlopiù approvvigionata mediante siti internet olandesi, dove la sostanza può essere legittimamente commercializzata, cosi favorendo una nuova forma di imprenditorialità criminale “fai da te” anche nell’ambito del traffico di droga”. È quanto afferma in una nota il procuratore di Roma. Le indagini sono state coordinate dall’aggiunto Giovanni Conzo. “Proprio la commercializzazione illegale delle droghe – aggiunge Lo Voi nella nota – sulle reti informatiche risulta una modalità di diffusione insidiosa e difficile da contrastare, in quanto consente l’accesso al mercato clandestino di un numero potenzialmente indefinito di clienti ed offre la possibilità ai consumatori, soprattutto quelli più giovani, di acquistare la sostanza direttamente da casa, senza dover entrare in contatto con lo spacciatore, ricevendola a domicilio in confezioni, spedite per posta con la garanzia di riservatezza del contenuto”.

L’uso della “droga dello stupro”

Parlando della diffusione di questo tipo di sostanza nella nota della Procura si afferma che l'”Gbl è stato in particolare utilizzato per soggiogare la volontà degli ignari assuntori che ne hanno fatto uso e creare in loro uno stato di semi coscienza e amnesia, al fine di abusare sessualmente o per perpetrare violenza e raggiri ma anche per finalità voluttuarie ed è di rapida diffusione negli ambienti socio ricreativi e ludici”.

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