Continuano gli avvistamenti di droni sospetti che mettono in allerta lo spazio aereo della NATO: uno degli ultimi casi ha interessato l’aeroporto di Aalborg, in Danimarca, chiuso nella notte per circa un’ora, da mezzanotte all’una. Lo scalo era già stato chiuso per la stessa ragione fra ieri e l’altro ieri, così come gli aeroporti di Esbjerg, Sonderborg e la base aerea di Skrydstrup.
Altri episodi negli scorsi giorni avevano interessato gli aeroporti di Copenaghen e Oslo, ma anche gli scali in Polonia e Romania.
Droni sospetti, chiuso aeroporto di Aalborg in Danimarca
Nelle scorse ore la premier Mette Frederiksen ha parlato alla popolazione, denunciando i sorvoli come parte di “attacchi ibridi” con ogni probabilità legati alla Russia. Un discorso che interessa tutti i territori della NATO, dato che gli avvistamenti di droni anomali si stanno moltiplicando costantemente e che questo rischia di destabilizzare diversi Paesi.
“Si tratta di attacchi che dobbiamo aspettarci possano ripetersi. Sono attacchi che hanno messo in luce vulnerabilità e sono attacchi che hanno lo scopo di creare insicurezza e divisione”, spiega Frederiksen. E aggiunge: “L’Europa deve attrezzarsi. Dobbiamo rafforzarci e non dobbiamo lasciarci intimidire”.
Altri avvistamenti
Gli avvistamenti di droni nelle scorse ore hanno interessato anche altri territori, in particolare la Svezia, la zona vicina a un’importante base della marina militare svedese. Altre incursioni, come già specificato, hanno interessato recentemente Polonia, Romania e anche Estonia.
Allerta alta, le parole di Trump
Trump sostiene che i Paesi della Nato debbano trovarsi pronti ad abbattere i jet russi nello spazio aereo dell’Alleanza qualora si rivelasse necessario. Una posizione che troverebbe il favore del segretario generale della NATO Mark Rutte, ma che rischia di far degenerare e allargare il conflitto russo-ucraino.
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Foto Adnkronos