Emessi sei "Daspo Willy" a Messina dopo due risse

Duri provvedimenti del Questore di Messina dopo due risse: emessi sei “Daspo Willy”

Duri provvedimenti del Questore di Messina dopo due risse: emessi sei “Daspo Willy”

Redazione  |
venerdì 02 Agosto 2024

Si punta al contrasto della "mala movida"

Sei distinti provvedimenti di divieto di accesso alle aree urbane, comunemente noti come “Daspo Willy”, sono stati adottati nei giorni scorsi dal Questore di Messina Annino Gargano nei confronti di altrettanti giovani che, nella notte del 30 giugno scorso, hanno dato vita ad una violenta rissa dinanzi un affollato locale della riviera nord di Messina, episodio allarmante le cui fasi più concitate sono state anche ampiamente diffuse sui social con video ripresi da alcuni astanti.

Sei “Daspo Willy” dal Questore di Messina, contrasto alla “mala movida”

A conferma della linea adottata rispetto agli episodi di cosiddetta “mala movida” cittadina e della volontà di contrastare in via preventiva ogni forma di violenza e di illegalità, è stata utilizzata dal Questore la peculiare misura di prevenzione, anche a carico di giovani e giovanissimi, quale indifferibile provvedimento volto alla tutela dell’ordine pubblico ed alla salvaguardia della sicurezza dei cittadini.

I divieti in questione scaturiscono all’esito dell’attività istruttoria svolta dalla locale Divisione Anticrimine, sulla base del compendio info-investigativo assunto dai militari della Compagnia Carabinieri di Messina Centro intervenuti sul posto a seguito della rissa.

Sei “Daspo Willy” dal Questore di Messina, i divieti

In forza dei rispettivi provvedimenti, ai destinatari è stato intimato il divieto di accedere e/o stazionare, per periodi che vanno dai 12 a 24 mesi, nei pressi di alcuni bar ed esercizi commerciali ubicati in prossimità della zona teatro dei fatti.

Inoltre, sempre a seguito di una rissa avvenuta il 26 giugno scorso a Francavilla di Sicilia, sono stati emessi dal Questore due fogli di via con divieto di ritorno in quel centro a carico di due soggetti catanesi, che pertanto non potranno farvi rientro per un periodo di 3 anni.

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