“Editoria, difesa pluralismo orienti l’intervento pubblico” - QdS

“Editoria, difesa pluralismo orienti l’intervento pubblico”

“Editoria, difesa pluralismo orienti l’intervento pubblico”

mercoledì 30 Ottobre 2019

Il sottosegretario Martella audito in Commissione Cultura alla Camera
Intanto all’Ars ddl ad hoc all’esame della terza Commissione

ROMA – Una nuova legge per l’editoria italiana per risollevare il settore. È quanto ha detto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria, Andrea Martella, nel corso dell’audizione in commissione Cultura alla Camera sulle linee programmatiche.

“Il sistema editoriale attraversa, da almeno un decennio, una crisi finanziaria profonda soprattutto per la stampa quotidiana e periodica. In poco più di dieci anni sono andate perdute due copie su tre con una tendenza che non mostra segni di ripresa. Anche le copie digitali sono in affanno, registrando una flessione del 3,4% nel 2018 rispetto all’anno precedente, analoghi i segnali sul fronte pubblicitario: nell’ultimo decennio il fatturato si è ridotto del 71,3%”.

Martella ha sottolineato che occorre l’intervento pubblico attraverso una nuova legge per l’editoria. “Una Editoria 5.0, che dia stabilità e certezza alla contribuzione diretta coerente con i recenti pronunciamenti della corte costituzionale” e che guardi alla “difesa del pluralismo e dell’informazione. Per Martella è necessario “un radicale cambio di paradigma che non può che trovare fondamento nel richiamo dei valori costituzionali” perché “nell’informazione si saldano due principi fondanti: la libertà di pensiero e il pluralismo delle fonti” e “oggi la difesa di questa condizione preliminare è il punto fermo che deve orientare il decisore politico”.

Per questo ha sottolineato che è necessario l’intervento pubblico a sostegno dell’editoria, necessario per il rispetto del pluralismo dell’informazione. Martella ha ricordato che l’Italia ha un livello di investimento pubblico nell’editoria tra i più bassi d’europa. “è dal 1981 che la legislazione in materia non viene riformata organicamente – ha detto – 38 anni sono tanti ma lo sono soprattutto se rapportati al settore e alle straordinarie rivoluzioni tecnologiche che hanno portato ad una palingenesi nel modo di produrre e di fruire l’informazione”.

Martella ha spiegato che questa audizione fa “seguito ad un ampio ciclo di incontri avviati per ciascun soggetto della filiera editoriale” e ha aggiunto: “È mia ferma convinzione che qualunque determinazione di un governo in un settore di interesse pubblico così rilevante per la tutela dell’ordinamento democratico debba essere assunta con il coinvolgimento del Parlamento e secondo un metodo partecipato e aperto al confronto”.

In merito, poi, al recepimento della direttiva Ue sul copyright che andrà fatta entro 24 mesi dalla sua entrata in vigore, ovvero entro il 7 giugno 2021, Martella ha assicurato che l’Italia intende farlo tempestivamente, ricercando il miglior bilanciamento possibile tra la libertà di espressione individuale e la tutela della qualità e del pluralismo dell`informazione, anche attraverso la giusta remunerazione dei contenuti editoriali”.

A proposito di editoria, in Sicilia è stato presentato un disegno di legge cosiddetto “trasversale” cioè a firma di tutti i partiti per determinare interventi a sostegno dell’editoria locale. Si tratta del ddl n. 589 che intervie a modificare alcune norme della legge regionale 30 dicembre 2013, n. 24, “Norme per la promozione ed il sostegno delle imprese dell’informazione locale”, prevedendo tra le finalità l’introduzione di misure di sostegno ai livelli occupazionali in favore dei lavoratori delle imprese di informazione locale ed introducendo ulteriori tipologie di interventi a beneficio del settore dell’editoria che, come è noto, sta attraversando un periodo di gravissima crisi. Il documento attualmente si trova all’esame della Commissione Attività produttive dell’Ars, dove si sono svolte le audizioni dei rappresentanti della Federazione italiana editori giornali (Fieg), dell’Unione stampa periodica italiana (Uspi) e delle associazioni di categoria Aeranti-Corallo.

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