PALERMO – La cultura del rispetto delle donne deve partire dalla scuola e dall’educazione dei giovani, diventando caposaldo e principio dell’istruzione scolastica.
L’assessorato regionale dell’Istruzione e della formazione professionale ha deciso di promuovere e sperimentare modelli didattici alternativi per la promozione della legalità, del rispetto della figura femminile e dell’educazione alle differenze.
Una consapevolezza che nasce dal riconoscimento della violenza di genere, e in particolar modo la violenza sulle donne, in quanto fenomeno sociale che ha assunto, negli ultimi anni, una crescente rilevanza. L’Italia, infatti, risulta essere tra i cinque Paesi in Europa con il più alto numero di donne vittime di femminicidio, che, in percentuale elevata, sono stati registrati nell’ambito delle relazioni familiari. Anche in Sicilia si evidenzia un pesante dato riguardante la violenza sulle donne, e la regione è salita alla ribalta con il recente stupro di Palermo.
Per cercare di contrastare tale fenomeno, il dipartimento regionale dell’istruzione ha indirizzato una circolare ai dirigenti degli istituti scolastici di ogni ordine e grado per la promozione “di iniziative sperimentali, educative, formative e di didattica innovativa, riguardanti i valori della legalità con specifico riferimento al rispetto della figura femminile e delle differenza di genere, quale strumento educativo per la convivenza civile”.
Secondo le indicazioni fornite dall’assessorato, ci si dovrà concentrare sulle corrette dinamiche relazionali tra gli allievi e all’interno delle proprie famiglie o in contesti extra-familiari, per sviluppare relazioni rispettose e trovare soluzioni non violente dei conflitti. Ciascuna istituzione scolastica può presentare una sola proposta progettuale, con al suo interno uno o più attività da svolgere, di importo complessivo non superiore a 15 mila euro.
La domanda dovrà pervenire al dipartimento regionale dell’Istruzione, dell’università e del diritto allo studio entro il prossimo 15 novembre, a mezzo pec, da inviare all’indirizzo istituzionale del dipartimento. I progetti, attraverso la sperimentazione di modelli didattici innovativi, dovranno incidere sulle coscienze e sui comportamenti degli alunni, contribuendo a rafforzare le “skills socio emotive”.
Il percorso progettuale potrà comprendere: attività laboratoriali aperte o per gruppi di alunni, guidate da esperti della tematica e insegnanti, volte a favorire la riflessione e la consapevolezza del fenomeno. Ancora, possono essere organizzati incontri, seminari, giornate studio, workshop tematici, visite tematiche, che coinvolgono anche altri soggetti impegnati sul tema, coerenti con il grado di istruzione della scuola proponente e collegati al progetto o percorsi guidati da esperti nei settori artistici quali cinema, musica, teatro o altro, che supportino gli allievi nella elaborazione creativa e nella predisposizione del prodotto finale.
I progetti finanziati dovranno essere avviati nell’anno scolastico appena cominciato e concludersi entro e non oltre il 31 ottobre 2024.
All’interno delle attività finanziate, le progettazioni dovranno contribuire alla piena realizzazione dei valori costituzionali e di cittadinanza, coerentemente ai principi contenuti nella Carta fondamentale dei diritti dell’Unione europea, nella Comunicazione della Commissione Europea relativa alla strategia per la parità di genere 2020-2025, nell’Agenda 2030 e negli orientamenti e indicazioni nazionali e del Ministero dell’istruzione e del merito.