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Einar, dopo Sanremo riparte da “Instinto”, il cantante si racconta al QdS

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Einar, dopo Sanremo riparte da “Instinto”, il cantante si racconta al QdS

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mercoledì 19 Gennaio 2022

L'album nasce "dall’esigenza di tirare fuori quella parte di me che prima non ero in grado di esternare per la mia inesperienza. Per questo motivo, ho deciso di seguire il mio istinto e le mie radici".

Einar riparte da “Instinto”, il nuovo album rilasciato il 14 gennaio per Big Bang Company con distribuzione Ada Music Italy in formato fisico e su tutte le piattaforme digitali.

Einar Ortiz, classe ‘93 e originario di Cuba, si trasferisce all’età di nove anni in Italia. Da autodidatta impara a suonare la chitarra e il piano non professionalmente.

Dopo l’iscrizione a XFactor, talent in cui arriva fino ai bootcamp e viene eliminato, nel 2018 entra ad Amici. Un percorso nella scuola più seguita d’Italia nel quale Einar coltiva il suo talento e riesce ad entrare nel cuore dei tanti fans con la sua storia e la sua voce. 

In finale si classifica terzo e nello stesso anno esce il suo primo EP “Einar” che raggiunge il quarto posto nella classifica delle vendite in Italia e rimane tra i primi 20 per 8 settimane.

Nel 2019, Einar vince Sanremo Giovani con “Centomila Volte” assicurandosi la partecipazione al Festival Sanremo.

Con il brano “Parole Nuove” arriva al 23esimo posto e viene inserito nell’album omonimo.

A distanza di anni, il talento cubano propone un lavoro che inquadra a pieno le sue esigenze artistiche. L’album contiene 8 tracce totali di cui 7 in lingua spagnola e un brano “Caligine” cantato in italiano. Le produzioni sono state affidate ai Cosmophonix e B-Chroma per “Caligine”.

“Instinto” è il tuo nuovo album rilasciato il 14 gennaio 2022. Da quali esigenze è nato? 

È nato dall’esigenza di tirare fuori quella parte di me che prima non ero in grado di esternare per la mia inesperienza. Per questo motivo, ho deciso di seguire il mio istinto e le mie radici.

Cosa è per te l’istinto?

Secondo me, l’istinto coincide con il seguire il cuore e l’anima. Fare le cose senza pensarci su troppo.

Nella cover del disco, sei in posizione di preghiera con le mani giunte. Perchè questa scelta?

C’è un motivo ben preciso. È associato alla volontà. Sono una persona molto credente, quindi mi sono collegato alle mie origini e agli insegnamenti dei miei genitori da piccolo. Mi sono affidato al mio istinto, ma anche a qualcosa di più grande. Mi sono lasciato andare in tutti i sensi. 

Sono trascorsi tre anni dall’ultimo progetto discografico. Cosa è accaduto nel frattempo nella tua vita e nella tua musica?

In questi tre anni ho avuto modo di crescere come persona e come artista. Ho avuto la possibilità di studiare musica e scrivere. Ho capito di più cosa voglio fare e cosa voglio dalla mia musica. 

Il nuovo album contiene otto canzoni che segnano il nuovo inizio di Einar. Sette su otto canzoni sono in spagnolo…

Dietro questa scelta, non c’è alcun tipo di strategia. Semplicemente mi sono lasciato andare. Ammetto che c’è stata un po’ d’ansia per aver inserito sette canzoni in spagnolo, ma ad un certo punto mi sono detto di divertirmi e di pensare solo a fare musica e di non pensare a cosa si sarebbe potuto dire. 

Le sonorità presenti in “Instinto” raccontano la voglia di svestirsi dell’etichetta di “ragazzo perfetto” che ti è stata cucita addosso dalla partecipazione ad Amici in poi. Ti ha infastidito questa etichetta negli anni?

Non mi faceva impazzire perchè non sono e non sono mai stato un ragazzo perfetto. Sono una persona normale, come tutte le altre. 

Chi è oggi Einar invece? 

Einar è la stessa persona di tre anni fa. È solo più convinto di cosa vuole fare con un obiettivo ben chiaro e tanta voglia di mettersi in gioco. 

“Caligine” è l’unica canzone in italiano presente nell’album. Il brano segna la tua prima volta da autore. Com’è stato passare dall’altro lato? 

È stato strano essere autore dei propri brani ma anche bello perchè posso dire quello che penso e cantare cosa ho scritto. Inizialmente ho scritto da solo e in seguito mi sono confrontato con il mio team di lavoro. 

E la pandemia? 

Considera che “Caligine” l’ho scritta proprio durante il primo periodo di quarantena. Ha peggiorato un po’ tutto. Il fatto di stare chiusi non è stato facile per nessuno di noi. Dentro di me, però, è scattato un meccanismo. Ho cercato di cogliere il lato positivo nei momenti bui. Ho sfruttato quel momento per scrivere. 

Einar sei stato allievo di Amici 18. Stai seguendo la nuova edizione? C’è qualcuno che apprezzi tra i cantanti? 

Seguo Amici. Mi piace molto quest’anno. Secondo me Sissi è davvero una cantante forte. Mi piace molto la sua presenza scenica e mi trasmette molto. 

E il Festival di Sanremo? 

C’è un cast particolarmente forte. Mi piace che ci siano Gianni Morandi, Mahmood, Blanco e Massimo Ranieri. 

“Instinto” è il primo passo del tuo nuovo inizio. Cosa ci sarà dopo? 

Voglio concentrarmi sull’adesso e vivermi le cose passo dopo passo. Il futuro è da scrivere. Ho tanti progetti per la testa, ma preferisco il presente. 

A proposito di futuro, con chi ti piacerebbe avere un featuring? 

Mi piacerebbe collaborare con degli artisti internazionali. In Italia, mi piacerebbe cantare con artisti lontani dalla mia musica, ma con i quali potrebbe nascere qualcosa di interessante secondo me. Giorni fa immaginavo un featuring con Ultimo. 

Sandy Sciuto

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