Catania sul tetto d’Italia: gli Elephants, dopo 23 anni d’attesa, vincono il titolo nazionale di IFL2 di football americano nella finale contro i Saints Padova, battendo sul neutro di Cecina 27 a 7.
Un successo che va ben oltre il punteggio finale, frutto di un progetto nato 41 anni fa e di un trionfo tanto sudato quanto meritato. Ai microfoni del Quotidiano di Sicilia ha parlato il presidente Lucio Maugeri che ha raccontato gli sviluppi di questa stagione e dei progetti futuri degli Elephants Catania.
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Maugeri: “Due anni fa abbiamo trasformato la dirigenza iniziando questo nuovo percorso”
“Questa stagione – racconta ai nostri microfoni il presidente Maugeri – è frutto di un grande lavoro fatto durante l’anno, ma anche prima che iniziasse questa annata. È un lavoro incominciato già da qualche anno, da quando abbiamo ripreso la società con la nuova dirigenza. Due anni fa abbiamo trasformato la dirigenza e abbiamo iniziato questo percorso. Quest’anno è stato un anno di sacrifici, perché fino all’anno scorso facevamo il GF9, che sarebbe come se fosse la terza categoria, cioè il football giocato a 9. L’anno scorso abbiamo perso la finale: negli ultimi quattro anni, abbiamo perso tre finali. Però abbiamo deciso comunque di fare il salto di categoria e giocare nella IFL2, ovvero la Silver League a 11.”
Il racconto della stagione
“Quindi l’ossatura della squadra era quella – continua il numero uno degli Elephants –. In più, quest’anno abbiamo preso un allenatore americano che ci ha accompagnati per tutta la stagione, da novembre fino ad adesso. Io lo chiamo “Magic Pill”, perché ha rivoluzionato l’attacco, sistemandolo e ottimizzando il gioco, lavorando molto anche sui singoli. I risultati, infatti, si sono visti. Subito dopo la vittoria ho detto che “abbiamo un po’ esagerato”, perché eravamo tanto orgogliosi di essere nella Silver League e ci siamo preparati veramente bene. Ciò si è visto fin dalle prime partite: non abbiamo avuto assolutamente problemi nel vincerle. Siamo stati bravi a non montarci la testa e a considerare ogni partita successiva come una grande sfida, come se partissimo sempre da zero”.
La finale contro il Padova: “Affrontata con grande tranquillità”
“Questa mentalità ci ha accompagnato per tutto il campionato, partita dopo partita – commenta Maugeri –. Infatti siamo arrivati alla semifinale dei playoff giocando in casa, dove nel primo tempo eravamo sotto di 13 punti, stavamo 20 a 7. Però c’era molta tranquillità, data dalla sicurezza del lavoro svolto, e poi abbiamo vinto 27 a 20. Siamo arrivati in finale forti di questa vittoria e, a differenza degli altri anni, siamo partiti subito all’attacco, portandoci in vantaggio con un 14-0 e poi 21-0, amministrando la partita. L’altra squadra, il Padova – team ultravalido – ha avuto un momento in cui stava tornando in partita, e a 4 minuti dalla fine stava per metterci nella condizione di 21 a 14, con conseguenti ultimi minuti di sofferenza. Invece, fortunatamente, mio figlio ha intercettato il pallone e con un grandissimo ritorno ha ribaltato completamente la situazione, andando a segnare il touchdown. È stato il sigillo della vittoria.
Era la decima finale degli ultimi anni, e finalmente l’abbiamo vinta: le altre 9 le avevamo perse di poco, con grande amarezza. La maggior parte di questi ragazzi ha partecipato a tutte quelle finali perse e si è tolta un bel po’ di sassolini dalle scarpe.”
Maugeri: “Vogliamo mantenere la squadra rafforzandola”
“Tra i nostri progetti c’è quello di mantenere la squadra e rafforzarla sempre di più – annuncia il presidente –. Invitiamo tutti i desiderosi di conoscere questo sport a farsi avanti, perché abbiamo bisogno di braccia e gambe. La differenza fondamentale tra la Silver e la Golden League è che nella IFL1 possono giocare anche tre stranieri, soprattutto statunitensi. Quindi è un salto di livello, ma anche un bel salto economico perché, a parte le trasferte – che per noi sono più o meno uguali in IFL2 e IFL1, visto che il campionato parte da Roma in su – ci sono spese importanti”.
“Chiaramente c’è un discorso di acquisti, stipendi e mantenimento – specifica Maugeri – e per fare questo stiamo esaminando la situazione economica. Abbiamo gli sponsor di quest’anno, che si confermeranno anche la prossima stagione, e siamo alla ricerca di nuovi. Noi già dieci anni fa eravamo in IFL1, poi purtroppo il nostro main sponsor ci ha abbandonati e siamo dovuti retrocedere. Però è una bellissima soddisfazione: la squadra degli Elephants, in questi 40 anni, è una delle pochissime in Italia a non aver mai saltato un campionato, in qualsiasi divisione. Abbiamo sempre onorato tutto e tutti. Diamo fastidio perché veniamo da più lontano.”
I giovani e il football americano
“Il football è uno degli sport di squadra per eccellenza – continua Maugeri – come il rugby, ad esempio. Va giocato con passione, e il clima di squadra è bellissimo. Dà spazio a tutte le taglie. Non è uno sport da affrontare alla leggera: richiede una grande preparazione fisica e tecnica. Noi mettiamo a disposizione tutte le nostre risorse per far diventare i nostri ragazzi dei giocatori. Invito tutti a provare almeno un allenamento, per vedere com’è. È uno sport di sacrificio, ma che dà tante soddisfazioni.
Da 41 anni lo spirito degli Elephants ci pervade e ci ha permesso di portare avanti questa tradizione che io iniziai anni fa con una quindicina di ragazzi e che non si è mai spenta.”
I ringraziamenti allo staff tecnico e dirigenziale
Infine, il presidente Maugeri tiene a ringraziare lo staff tecnico e dirigenziale che ha accompagnato in questa stagione al successo degli Elephants Catania: “Ringrazio l’allenatore e coordinatore della difesa Gianmarco Pecoraro, il coordinatore dell’attacco William Vega, gli assistenti allenatori Francesco Schillirò, Gilberto Cocuzza e Renato Gargiulo. Un saluto ai miei dirigenti che mi coadiuvano che sono Dario Privitera, Christian Di Mauro, Alessandro Palmeri, Giovanni Di Grazia e Francesco Virlinzi.”