Elettrodomestici, riparazioni più semplici con l'Ecodesign - QdS

Elettrodomestici, riparazioni più semplici con l’Ecodesign

Elettrodomestici, riparazioni più semplici con l’Ecodesign

giovedì 17 Ottobre 2019

Direttiva dell’Unione europea (in vigore dal 2021) per combattere l’obsolescenza programmata. La loro progettazione dovrà tenere conto di requisiti di riparabilità e riciclabilità

CATANIA – Svolta ecosostenibile per tutti gli elettrodomestici. L’Unione Europea ha emanato una direttiva che prevede nuove misure per una progettazione ecosostenibile con l’intento di migliorare l’efficienza energetica e combattere l’obsolescenza programmata.

La disposizione, che entrerà in vigore nel 2021, parla chiaro: la progettazione degli elettrodomestici dovrà tenere conto di requisiti di riparabilità e riciclabilità, migliorando la durata, la manutenzione, il riutilizzo, le prestazioni, il riciclaggio e la gestione dei rifiuti, pensando all’economia circolare.

Gli elettrodomestici inclusi nella direttiva sono: frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, dispositivi elettronici (compresi i televisori), fonti di luce e alimentatori di controllo separati, fornitori di energia esterna, motori elettrici, frigoriferi con funzione di vendita diretta (ad es. frigoriferi nei supermercati, distributori automatici di bibite frigorifere), trasformatori di potenza, apparecchiature per saldatura.

Dalle lavatrici ai distributori automatici quindi, la direttiva denominata “Ecodesign” prolungherà la vita di molti apparecchi garantendo la sostituzione più facile dei pezzi di ricambio. I produttori dovranno stoccare ricambi per un massimo di 10 anni e assicurarsi che vengano consegnati rapidamente. Nello specifico dei pezzi di ricambio il pacchetto “Ecodesign” prevede la loro consegna entro 15 giorni lavorativi e la loro disponibilità a seconda della tipologia del prodotto:

– minimo 7 anni per gli apparecchi di refrigerazione (10 anni per la guarnizione delle porte)
– minimo 10 anni per lavatrici e lavasciugatrici domestiche
– minimo 10 anni per le lavastoviglie domestiche, che scendono a 7 nel caso di parti il cui accesso è consentito solo a riparatori professionisti.

Inoltre i produttori avranno l’obbligo di rendere disponibili tutte le informazioni sulla riparazione e sulla manutenzione ai riparatori professionisti.

Insieme alle nuove etichette di efficienza energetica, la nuova progettazione ecocompatibile permetterà ai consumatori di risparmiare fino a 167 terawatt/ora di energia/anno da adesso fino al 2030, corrispondente ad una riduzione di oltre 46 milioni di tonnellate di CO2 equivalente, con un risparmio per le famiglie europee di una media di 150 euro l’anno.

Per lavatrici, lavasciuga e lavastoviglie, il pacchetto prevede inoltre un uso massimo di acqua per ciclo di lavaggio, che non vada però ad inficiare le prestazioni di lavaggio e risciacquo. Si stima che grazie a queste misure, il risparmio idrico di lavatrici e lavasciuga entro il 2030 raggiunga i 711 milioni di m3/anno, mentre per le lavastoviglie il risparmio dovrebbe ammontare a 16 milioni di m3/anno. In questo modo i clienti potranno con i lori acquisti orientare il mercato ed operare una scelta consapevole acquistando un prodotto sostenibile e amico dell’ambiente.

Infine, come detto, le nuove regole combatteranno l’obsolescenza programmata, quell’espediente spesso utilizzato dai produttori che mettono in commercio prodotti funzionanti per un periodo prefissato.

L’Ue va così incontro alle lamentele delle associazioni dei consumatori secondo cui per l’utente conviene, soprattutto per il portafogli, sostituire alcune apparecchiature piuttosto che ripararle, a causa della mancanza di parti di ricambio, del loro prezzo elevato o della complessità delle riparazioni.

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