Elezioni a Custonaci, la chance di Enzo Monteleone - QdS

Elezioni a Custonaci, la chance di Enzo Monteleone

Vito Manca

Elezioni a Custonaci, la chance di Enzo Monteleone

giovedì 16 Marzo 2023

Il presidente del consiglio comunale di Custonaci si candida a sindaco punta sulla coalizione che ha sostenuto fino ad oggi il primo cittadino uscente. Marmo e turismo nella sua agenda elettorale

CUSTONACI (TP) – Adesso tocca a lui. Da “papabile”, negli anni, a candidato sindaco della sua Custonaci. Enzo Monteleone arriva al voto di fine maggio da presidente del consiglio comunale.
È stato anche in giunta, conosce le dinamiche amministrative ed è pronto a dimostrarlo sul campo. Il sindaco uscente, Giuseppe Morfino, che ha deciso di fare un passo indietro, è dalla sua parte.

Ritiene che la continuità con l’amministrazione uscente sia un valore aggiunto? Perche?
“La nostra proposta politica rappresenta il rinnovamento nella continuità dell’amministrazione uscente. Questo ovviamente riguarda sia il programma che sottoporremo agli elettori, quanto le risorse umane che saremo in grado di coinvolgere per la realizzazione del nostro progetto. Per quanto mi riguarda è mia personale convinzione, ma anche di tutto il gruppo che sostiene la mia candidatura, che continuare nel percorso intrapreso dall’attuale amministrazione ci permetterà di portare a termine e quindi di mettere a disposizione della collettività le tante iniziative che in atto sono in itinere e che per ragioni di tempo questa amministrazione non riuscirà a completare prima della fine del proprio mandato. A tutto questo dobbiamo ovviamente aggiungere tutte le iniziative che stiamo inserendo in programma e che stiamo elaborando con i nostri gruppi di lavoro, finalizzate a migliorare la proposta amministrativa che ovviamente non può non fare tesoro delle tante iniziative già intraprese. Riteniamo che l’unica strategia utile alla collettività sia quella di continuare a portare avanti i progetti già avviati. Spesso in politica in nome del cambiamento si rischia di buttare il bambino assieme all’acqua sporca. Noi non intendiamo correre questo rischio e procederemo con determinazione nel percorso già intrapreso”.

Se dovesse definire la sua coalizione come la presenterebbe?
“La coalizione a sostegno della mia candidatura è una coalizione civica, fatta di uomini e donne a vario titolo impegnate nel sociale, capaci di rappresentare tutte le istanze provenienti dalla società civile e dalle forze produttive del territorio, ivi compreso il mondo della sanità di cui poco si è sempre parlato. La coalizione a sostegno della mia candidatura, già sperimentata nel quinquennio precedente, non vanta fortunatamente posizioni politiche predominanti, ed è proprio questa caratteristica che, aumentandone la collegialità, ci permetterà molto più agevolmente di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati nel nostro programma elettorale”.

La coalizione che sta al suo fianco andrà oltre il gruppo attuale di Condividi?
“Stiamo già lavorando da tempo per un allargamento delle componenti che sostengono la mia candidatura. Non abbiamo pregiudizi ideologici che ci possano portare ad escludere alcuno, anzi stiamo cercando di coinvolgere uomini e donne impegnate a vario titolo nella comunità, affinchè la nostra rappresentanza possa essere la più ampia possibile. ”.

Custonaci è marmo. Quale può essere l’impegno del Comune?
“Custonaci è marmo e tanto altro, perché il nostro territorio va visto nella sua complessità. Relativamente al settore del marmo sarà necessario dotarsi di una struttura comunale che costantemente possa verificare le problematiche sia strutturali che di prospettiva e possa contemporaneamente interfacciarsi con l’Assessorato regionale di riferimento per promuovere e sollecitare interventi in grado di accompagnare lo sviluppo del settore, ivi comprese tutte quelle soluzioni che possono portare ad un virtuoso utilizzo delle cave dismesse”.

Custonaci è anche turismo. Cornino potrà avere il suo porticciolo?
“Cornino potrebbe avere il suo porticciolo, ma questo sicuramente non può essere un obiettivo a breve termine in quanto non esistono al momento i presupposti. Esiste già uno studio di qualche tempo fa che potrebbe essere ripreso, rivalutato e proposto, ma certamente è un obiettivo di medio e lungo termine”.

Farà parte del suo programma il progetto della Grande Erice?
“La Grande Erice è solo una fantasia del passato, non trova il nostro interesse attuale, in quanto non darebbe nessun valore aggiunto allo sviluppo del territorio dell’Agro Ericino. Trovo semmai molto interessante il potenziamento della Unione dei Comuni Elimo Ericini che dovrà essere messa nella condizione di svolgere nuove funzioni in favore dei Comuni associati, magari dotandosi di personale proprio e non mutuato dai Comuni associati. Ovviamente per fare ciò ci vuole la volontà politica e la determinazione di chi crede e sa che l’associazionismo non può e non deve essere un ulteriore carrozzone politico, ma uno strumento per ottimizzare le risorse e migliorare l’efficacia dei servizi, questa almeno è la nostra convinzione”.

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