Si conclude la fuga di Elia Del Grande, il 50enne accusato della cosiddetta “strage dei fornai” avvenuta nella notte tra il 6 e il 7 gennaio del 1998. Un triplice omicidio che pose fine alla vita di una famiglia intera, madre, padre e fratello, uccisi a colpi di fucile da caccia. Era ricercato dallo scorso 30 ottobre, quando aveva lasciato la casa lavoro dove si trovava.
A concludere l’importante operazione i carabinieri di Varese e Modena, supportati dal Ros di Milano, che hanno individuato il 50enne nella propria abitazione di Cadrezzate (Varese).
La Strage dei Fornai e l’arresto di Elia Del Grande in provincia di Varese
Elia Del Grande era stato condannato a 30 anni per l’omicidio dei genitori e del fratello. Si era allontanato dalla casa lavoro di Castelfranco Emilia (Modena) dove era stato collocato in libertà vigilata lo scorso 30 ottobre. I carabinieri lo hanno rintracciato nella sua abitazione di Cadrezzate.
In una lettera inviata a un quotidiano, pare che Del Grande avesse spiegato il motivo del suo “allontanamento” (così lo ha definito): “Probabilmente, pago ancora fortemente lo scotto del mio nome e di ciò che ho commesso, mi ritengo amareggiato perché vorrà dire che qualsiasi pena uno possa pagare in questo Paese, comunque tu rimarrai sempre la persona responsabile del gesto commesso”.
La spiegazione della fuga di Elia del Grande in una lettera
“Le case di lavoro oggi – spiega Del Grande nella lettera a Varese News durante la fuga – sono delle carceri effettive in piena regola con sbarre cancelli e polizia penitenziaria, orari cadenzati, regole e doveri. Con la piccola differenza che chi è sottoposto alla casa di lavoro non è un detenuto, bensì un internato, ovvero né detenuto né libero, nessuna liberazione anticipata, nessun rapporto disciplinare, ma solo proroghe da sei mesi in su che servirebbero, in teoria e non in pratica, a riabituare il sottoposto a misura di sicurezza al tessuto sociale esterno contenendolo e dandogli opportunità lavorativa, quest’ultima attualmente è negata se non solo con turnazioni identiche a quelle carcerarie”.
E continua: “Avevo ripreso in mano la mia vita, ottenendo con sacrificio un ottimo lavoro dando tutto me stesso in quel lavoro che oggi mi hanno fatto perdere senza il minimo scrupolo, mi riferisco alla magistratura di sorveglianza, avevo ritrovato una compagna, un equilibrio, i pranzi, le cene, il pagare le bollette, le regole della società, tutto questo svanito nel nulla per la decisione di un magistrato di Sorveglianza, che mi ha nuovamente rinchiuso facendomi fare almeno mille passi indietro riproponendomi soltanto la realtà repressiva carceraria, anzi quella delle case lavoro è ben peggio. Ci sono persone all’interno che sono entrate per sei mesi e avendo l’unica colpa di non avere una dimora e una famiglia, si trovano internate da 4/5 anni, in un Paese civile e al passo con le regole europee, questo non dovrebbe più esistere, difatti l’Italia è l’unico paese in tutta Europa che adotta le misure di sicurezza”.
“Oggi tutte le cronache mi definiscono come il serial killer, il pazzo assassino che è sfuggito senza la minima remora e controllo, additandomi di tutte le cose del passato senza informarsi prima su cosa ho fatto da quando sono stato scarcerato il 16 luglio 2023, questo e molto altro mi hanno spinto a provare il tutto per tutto pur di uscire da quella situazione alla quale non riuscivo assolutamente ad abituarmi e a prenderne consapevolezza nonostante tutti i carceri che io abbia girato. Il disagio che ho visto lì dentro credo di non averlo mai conosciuto e sono scappato anzi, mi sono allontanato”, ha concluso.
La storia della Strage dei Fornai
Elia Del Grande è accusato di aver sterminato la famiglia in quel triplice omicidio passato alla storia come “strage dei fornai“, chiamata così per l’attività svolta dalle vittime (genitori e fratello dell’arrestato). Il 7 gennaio 1998, l’uomo avrebbe ucciso la famiglia a fucilate per poi fuggire ed essere rintracciato ai confini con la Svizzera. Da lì, la confessione e la condanna a 30 anni.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

