Emergenza idrica a Messina, l'acqua contaminata e l'ordinanza

L’acqua contaminata dal gasolio e l’emergenza idrica: cosa sta accadendo a Messina

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L’acqua contaminata dal gasolio e l’emergenza idrica: cosa sta accadendo a Messina

Lina Bruno  |
sabato 17 Giugno 2023

Ecco cosa succede nella città dello Stretto e perché non si può usare l'acqua in alcune zone. In arrivo nuova ordinanza.

Tre ordinanze sindacali, una riunione in Prefettura, l’attivazione del Coc, il divieto di utilizzare l’acqua a Messina. La contaminazione da idrocarburi della rete idrica, in un’area del centro cittadino che è stata adesso ancora di più circoscritta, sta creando non pochi disagi ai cittadini della zona interessata che martedì hanno visto uscire dai rubinetti di casa liquido maleodorante.

Acqua contaminata a Messina, cosa succede

Dopo i primi controlli effettuati dall’Amam è stato chiaro che a inquinare la rete è un serbatoio che perde gasolio, interrato vicino alle tubazioni e probabilmente in uso a qualche condominio in passato per alimentare un impianto di riscaldamento centralizzato.

Il gasolio è stato intanto tolto mentre il serbatoio sarà rimosso nei prossimi giorni come ha spiegato al QdS Loredana Bonasera, presidente Amam. “Questo tipo di inquinamento non ci era mai capitato, l’abbiamo trovato in tempi brevi, giovedì abbiamo sezionato quella porzione di area più contaminata, abbiamo proceduto ieri sera stessa all’estrazione di questo liquido”.

L’ordinanza

Oggi durante il tavolo in Prefettura si è stabilito di emettere una nuova ordinanza per gestire “l’emergenza acqua” a Messina e per distinguere le tre aree: rossa, gialla e bianca. “Poi dovremo fare uno scavo dovremo estrarre questa cisterna bonificare l’area trovare il punto di commistione quindi la rottura della condotta, metterla in sicurezza e dopo daremo ai cittadini tutte le indicazioni di come pulire serbatoi e condotte fino a quando i parametri saranno tornati normali. Abbiamo anche il supporto dell’Asp, Arpa e tutti gli Enti”, aggiunge Bonasera.

Su responsabilità, tempi per la bonifica e la normalizzazione “non si possono prevedere, siamo con un laboratorio mobile per le analisi che hanno bisogno di 24 ore per essere processati, continuiamo a monitorare. Vedremo poi le responsabilità intanto stiamo agendo per mettere in sicurezza. Per la bonifica ci saranno costi notevoli, è un’ attività che dovremo affidare a ditte specializzate”.

Nell’ultima ordinanza il sindaco di Messina, oltre a ribadire il divieto dell’uso dell’acqua, nella zona rossa anche per l’igiene, ha sollecitato “tutti i proprietari e amministratori di condominio degli stabili ricadenti nelle Aree rosse e gialle, di verificare la tenuta dei serbatoi e se all’interno delle aree di pertinenza degli immobili, siano presenti cisterne di accumulo di combustibile, anche dismesse, a servizio degli impianti di riscaldamento o se, di recente le cisterne siano state oggetto di lavori di sostituzione, manutenzione o dismissione”. L’erogazione idrica, ha fatto sapere l’Amam, tornerà nelle prossime ore nelle abitazioni, “ma occorrerà, inizialmente, farla scorrere alcuni minuti e attenersi a precise norme d’uso che, via via comunicheremo, sulla scorta dei campionamenti costanti, per garantire alla popolazione la massima incolumità”. Per alleviare i disagi l’azienda ha messo ha disposizione tre autobotti che stazioneranno a piazza Masuccio, viale Italia, piazza Lo Sardo.

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