Emergenza loculi “infinita” al cimitero di Trapani - QdS

Emergenza loculi “infinita” al cimitero di Trapani

Vincenza Grimaudo

Emergenza loculi “infinita” al cimitero di Trapani

giovedì 24 Giugno 2021

Spuntano di nuovo salme a deposito per la mancanza di posti, arriva il nuovo piano di emergenza al Comune. Da anni ormai si trascina il problema, nel 2019 fu addirittura aperta un’inchiesta

TRAPANI – Il cimitero di Trapani senza pace. E per primi sono i defunti a non riuscire ad averne, alla faccia del loro “eterno riposo”.
Ad essere riaffiorato è un problema che si trascina da anni, vale a dire l’emergenza loculi.
I lavori effettuati nell’ultimo ventennio sono sempre stati limitati, non sicuramente lungimiranti e spesso, gira e rigira, ci si ritrova sempre punto e a capo a parlare sempre degli stessi problemi di carenza di spazi.

Sotto questo aspetto il sindaco Giacomo Tranchida ha ereditato un situazione per nulla facile e sin dal suo insediamento sta cercando una possibile soluzione: “L’amministrazione comunale – sostiene lo stesso Tranchida – prosegue incessantemente ad assumere tutte le iniziative necessarie per assicurare una degna sepoltura ai propri concittadini defunti”.

Uno spiraglio di luce è rappresentato dal fatto che nell’arco di qualche mese si è riusciti a definire i lavori di manutenzione per il completamento e la fruizione dell’intero secondo piano dell’edificio cimiteriale, ubicato nella zona dei campi di inumazione che contiene circa 140 nuovi loculi che potranno accogliere tutte le salme che stazionano temporaneamente nei depositi interni al cimitero. Azione che sarà accompagnata da un’altra operazione per rendere liberi altri loculi attraverso il contemporaneo proseguimento delle estumulazioni ordinarie, oltre che delle estumulazioni delle circa 450 salme rinvenute mummificate a decorrere dall’anno 2012 e fino all’anno 2019.

I familiari delle 38 salme a deposito sono stati già convocati al cimitero comunale per procedere alla scelta del loculo dove depositare definitivamente il proprio congiunto.

Ad essere stata intrapresa anche un’accelerazione alle sepolture presso i nuovi loculi, con un ritmo di almeno 10 salme al giorno: operazione che in tempi brevi consentirà di assicurare a tutti una degna e dovuta sepoltura.

“Ancora una volta lo spirito di iniziativa che caratterizza questa Amministrazione ha consentito di scongiurare quella che poteva diventare una vera emergenza igienico-sanitaria oltre che di ordine pubblico – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente e ai Servizi cimiteriali, Antonio Romano -. Assicurare ai nostri concittadini una degna ed adeguata sepoltura sarà finalmente possibile ed entro pochi giorni le operazioni saranno ultimate”.

Non è la prima volta che il cimitero di Trapani si ritrova al centro di un’emergenza per carenza loculi. Nel 2019 proprio al cimitero ci fu un blitz dei carabinieri del Nas, su sollecitazione del senatore Vincenzo Santangelo: furono trovate addirittura un centinaio di salme in attesa di essere tumulate e che furono ammassate in un locale interno vicino alla cappella della chiesa del cimitero.

A quanto sembra quest’ultimo intervento dei Nas e del parlamentare fu conseguente ad un episodio eclatante avvenuto nei giorni precedenti. Una bara in attesa di sepoltura nel campo di inumazione, purtroppo per la lunga attesa, aveva generato fuoriuscite di liquidi provocando nauseanti esalazioni. Su questa vicenda partirono diversi esposti alla Procura per danni di natura igienico-ambientale.

L’Amministrazione comunale trapanese nel 2015 e nel 2016 diede precise disposizioni agli uffici competenti che si occupavano dei servizi cimiteriali di attivarsi per procedere alla estumulazioni di centinaia di salme, il cui loculo in concessione aveva scadenza ventennale. Ma anche questo non fu altro che un intervento tampone.
Intanto le salme per un periodo furono addirittura depositate nella cappella del cimitero.

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