Enna, un confronto sull’importanza delle vaccinazioni - QdS

Enna, un confronto sull’importanza delle vaccinazioni

Enna, un confronto sull’importanza delle vaccinazioni

venerdì 27 Ottobre 2023

Il tema è stato al centro di un evento organizzato all’interno dell’Ospedale Umberto I e rivolto agli operatori sanitari, ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta

ENNA – L’aggiornamento in tema di vaccinazioni contro influenza e Sars Cov2, responsabile del Covid, insieme all’organizzazione dell’Azienda sanitaria provinciale ennese sono stati al centro di un evento realizzato all’interno della Sala Mingrino dell’Ospedale Umberto I e rivolto agli operatori sanitari, ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta.

Promozione della campagna vaccinale

“Il corso – hanno evidenziato dall’Asp ennese – organizzato dall’Unità operativa di Formazione diretta dalla dottoressa Gabriella Emma, è stato seguito con molta attenzione dagli operatori sanitari. L’iniziativa s’inserisce nella promozione della campagna vaccinale, che ha avuto inizio lo scorso 16 ottobre, e nelle azioni previste dal Pan Flu, il Piano strategico e operativo di preparazione e risposta alle pandemie influenzali”.

Quattro le relazioni magistrali presentate dal professor Vincenzo Restivo, direttore del Sian (Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione) e dal dottor Franco Belbruno, direttore dell’Unità operativa Epidemiologia e Statistica sanitaria, sui temi riguardanti “Le vaccinazioni antinfluenzali e anti Sars Cov2 nella stagione 2023-2024: sistema di sorveglianza epidemiologica, virologica, l’efficacia vaccinale” e “L’organizzazione della vaccinazione antinfluenzale e anti Sars Cov2 nell’Asp di Enna e dei pazienti afferenti agli ospedali dell’Azienda”.

Vaccinazioni raccomandate per i pazienti fragili

“Obiettivo – hanno dichiarato gli organizzatori – è informare gli operatori sanitari e sociosanitari in merito alle ricadute di sanità pubblica delle vaccinazioni raccomandate per i pazienti fragili e per i lavoratori delle strutture sanitarie, oltre a sottolineare le motivazioni etiche della vaccinazione”.

Durante il dibattito, anche tramite l’esposizione di evidenze scientifiche, è stato più volte ribadito dai relatori che un’alta percentuale di vaccinati tra gli operatori della sanità minimizza il rischio delle infezioni ospedaliere, molto pericolose per i soggetti a rischio e immunodepressi.

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