Ente Luglio Musicale, è scontro con la Regione - QdS

Ente Luglio Musicale, è scontro con la Regione

Pietro Vultaggio

Ente Luglio Musicale, è scontro con la Regione

venerdì 30 Aprile 2021

Gli orchestranti dichiarano di non essere stati pagati perché i soldi dalla Regione Sicilia non sono arrivati. Lo Curto (Udc): “Scaricate su di noi responsabilità dell’Ente”. Trachida: "Sabotaggio"

TRAPANI – La parlamentare regionale dell’Udc, Eleonora Lo Curto, risponde all’appello lanciato nei giorni scorsi da alcuni orchestrali che hanno prestato la loro opera per l’Ente Luglio Musicale Trapanese (teatro di tradizione del territorio) e che non sono ancora stati pagati.

Lo Curto si è attivata per capire perché, a una precisa istanza degli artisti storicamente scritturati, il Consigliere delegato e il Direttore artistico avevano risposto dicendo che il mancato pagamento era da addebitare alle lentezze burocratiche della Regione Sicilia nell’erogazione del finanziamento all’Ente Luglio. “Ho sentito la dirigente generale Lucia Di Fatta e l’Assessore regionale al Turismo Manlio Messina – precisa Eleonora Lo Curto -, quest’ultimo si è detto ‘sbalordito’ per le menzogne sottoscritte dal Consigliere delegato e dal Direttore artistico che scaricano sul Dipartimento Turismo responsabilità che sono esclusivamente in capo a loro”.

L’onorevole non usa mezzi termini. “È increscioso, allarmante e drammaticamente triste che per giustificare negligenze proprie si tenti di colpire prima me e poi l’Assessorato regionale al Turismo” continua “ma le bugie hanno sempre le gambe corte e infatti la risposta del Dipartimento agli orchestrali è stata immediata. Con una nota a firma della dirigente Di Fatta si certifica che, alla data del 15 aprile scorso, il dipartimento regionale non aveva ancora ricevuto alcuna documentazione consuntiva dall’Ente Luglio per l’erogazione del contributo Furs. Da ciò si evince con chiarezza lampante che l’attuale management non ha provveduto per sua esclusiva negligenza ad ottemperare a quanto previsto dalle norme in relazione al Furs”.

E poi, riferendosi al sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, che dell’Ente è anche il presidente, lo definisce un “comandante a cui viene meno l’esercito piuttosto che un vero stratega che sa dove condurre le truppe per conquistare la vittoria”.

Non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Trapani insieme all’assessore alla Cultura, Rosalia d’Alì: “Visioni poco onorevoli di chi di tal titolo si vanta diversamente rivelandosi al pubblico esame. Quanto si è verificato nei confronti dell’Ente Luglio Musicale Trapanese, consiste in un vero e proprio criminoso atto di sabotaggio, di becera ritorsione politica, perpetrato nei confronti della cultura, dei lavoratori dello spettacolo e della comunità tutta, sia della Città di Trapani che dell’intero territorio trapanese. Le dichiarazionidella Lo Curto in merito al taglio di 150.000€ destinati al Luglio Musicale – si legge nella nota – seconda parte di un contributo già stanziato dall’Ars nel 2020, lasciano desolati, ma rivelano il mandante politico. Che si adduca, come motivazione, il fatto che nessun rappresentante dell’Ente sia andato a bussare alla sua porta, per avere confermato un finanziamento che spettava di diritto, è davvero preoccupante e getta delle ombre sulle modalità di gestione dei contributi da parte della Regione, più prossima ad una ‘putia’ che ad una pubblica Istituzione”.

Ed ancora “Aver bloccato deliberatamente, senza alcuna motivazione ragionevole, il contributo di 150.000€ al Luglio Musicale corrisponde a negare prospettive di lavoro agli artisti e agli operatori dello spettacolo dal vivo e, di conseguenza, all’intero indotto. Faremo dunque – concludono – a meno di quanto dovuto, e nelle opportune sedi giurisdizionali chiederemo oltremodo di far luce sulle modalità di gestione delle risorse pubbliche. Quanto ai protagonisti non ufficiali, subdoli registi dietro le quinte e commedianti di tale squallida teatralità, stiano sereni, non solo l’Elm continuerà a portare in scena opere importanti, ma renderà noto anche retroscena che, per debito di trasparenza, meritano la pubblica attenzione e non solo”.

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