Nel 2011 è stato acquisito dal comune di Erice, ma solo nel 2017 sono stati consegnati i lavori di restauro: si prova a ripopolare il borgo medievale grazie agli appartamenti realizzati nella struttura
ERICE (TP) – Un eco lontano di un centro storico che vive solo di ricordi. La città della scienza e della pace, dove ogni anno si riuniscono gli studiosi scientifici di tutto il mondo. Ma la Vetta soffre per un futuro sempre più nebbioso: la mancanza di giovani residenti. Infatti, il borgo medievale è composto da circa cento abitanti, tutti per lo più di età avanzata.
L’amministrazione ericina punta alla ripopolazione, unica vera fonte per costruire un futuro rigoglioso. In questa direzione il prossimo anno scolastico sarà decisivo all’istituto Alberghiero Ignazio e Vincenzo Florio, perché partirà il primo liceo della comunicazione e della cultura enogastronomica. E l’ex convento San Carlo (risalente al ‘600), in pieno centro storico, ristrutturato di recente dall’amministrazione comunale, diventerà una vera e propria casa per studenti. Il che porterà un bel po’ di giovani a vivere nei mesi invernali proprio nel borgo medievale, grazie agli appartamenti realizzati nella struttura.
L’obiettivo è poi quello di organizzare delle iniziative e degli eventi all’interno dell’ex convento, puntando sulla sua storia e sul mondo della pasticceria conventuale. Facendo un excursus storico, nel 2011 la struttura, insieme all’ex albergo Igiea, è passata nel patrimonio disponibile del Comune di Erice dalle Aziende Sanitarie Provinciali di Trapani e Palermo, proprietarie dello stabile, avendone in cambio parte di viale Europa per la realizzazione di un Centro di Radioterapia. Dopo l’acquisizione, l’amministrazione ha presentato la richiesta di finanziamento per il restauro (costo previsto oltre 5 milioni di euro, di cui 4.082.000 euro di finanziamento, mentre 1.288.000 euro a carico del Comune).
Dopo un lunghissimo iter burocratico, solo nel 2017 verranno consegnati i lavori. Voglia di rivincita, un futuro da scrivere e che indirettamente porterà il centro storico a vivere ancor meno una condizione di isolamento-spopolamento, di contro a cogliere occasioni qualificate di eventi e azioni promozionali che lo stesso Istituto si è impegnato a realizzare.