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Erosione costiera, il piano per salvare le spiagge siciliane dalla… sparizione

Erosione costiera, il piano per salvare le spiagge siciliane dalla… sparizione
Erosione costiera: Noto, si progetta il recupero del litorale

Lo studio di un team di professori delle Università di Catania e Messina consegnato alla Regione

PALERMO – Avere un approccio più pragmatico quando si affronta il delicato tema dell’erosione delle coste è l’iter più consono per ottenere risultati. Occorrerebbe puntare non su finanziamenti consistenti per opere faraoniche come enormi barriere che il mare prima o poi si porterà via soprattutto nelle aree e nelle spiagge esposte a nord. Ma puntare su un recupero periodico delle aree più a rischio, attraverso l’utilizzo di sedimenti che si trovano già nei fondali della zona che si intende ripascere. Ed evitare l’inutile e dannosa invasione di sedimenti che provengono da altre aree che possono alterare l’ecosistema delle aree.

È per questo, davanti alle sfide del domani a causa dei cambiamenti climatici e dell’innalzamento costante dei mari, che un gruppo di professori delle Università di Messina e di Catania ha deciso di preparare due dettagliati piani, uno per la tutela delle coste e l’altro per gli interventi di recupero delle spiagge da presentare alla Regione. Pochi giorni fa questi voluminosi dossier sono stati illustrati e depositati all’assessorato Territorio e Ambiente. Il Quotidiano di Sicilia è venuto in possesso di alcuni stralci di questi due grandi progetti che mirano ad avere una diversa visione dei problemi che punti non soltanto alla salvaguardia delle coste, ma anche di abitazioni e della tutela delle popolazioni che abitano lungo le zone costiere sempre più a rischio.

L’esempio della foce del Simeto

Il professore Giovanni Randazzo, ordinario di Geologia ambientale dell’Università di Messina…

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