Erosione costiera, ripartono i lavori a Messina

Erosione costiera, a Messina ripartono i lavori: motopontone “Fioravante” rimesso in moto

Erosione costiera, a Messina ripartono i lavori: motopontone “Fioravante” rimesso in moto

Hermes Carbone  |
domenica 05 Maggio 2024

Riprendono ufficialmente i lavori per la messa in sicurezza dall’erosione costiera delle spiagge messinesi: ecco il piano

A poche settimane dell’inizio della stagione estiva e dall’apertura ufficiale dei lidi presenti in città, riprendono ufficialmente i lavori per la messa in sicurezza dall’erosione costiera delle spiagge messinesi. Il motopontone “Fioravante” è stato infatti rimesso in moto per fare la spola fra il porto di Tremestieri e la zona nord della città, dove verranno posizionati i massi frangiflutti che sono stati realizzati durante l’inverno.

La ripresa dei lavori, già finanziati dalla Regione e rimasti in stand-by in seguito all’arresto del soggetto attuatore ed ex consigliere comunale di Messina, Maurizio Croce, e alla sostituzione del Rup precedentemente incaricato, saranno un’occasione anche per vedere conclusi i cantieri nei tre parcheggi della litoranea, interdetti al traffico da ormai due anni.

“Riprendono i lavori contro l’erosione costiera del litorale jonico. Il pontone Fioravante ha iniziato a caricare i blocchi realizzati presso il cantiere del porto di Tremestieri e procederà alla rifioritura delle barriere frangiflutti del litorale jonico. A conclusione di questo intervento, lo stesso pontone procederà alla realizzazione degli interventi previsti a Santa Margherita a nord e a sud del torrente Santo Stefano”, ha confermato il sindaco di Messina, Federico Basile.

I lavori

Proprio i tre parcheggi della litoranea, salvo imprevisti, saranno resi fruibili nel corso della prossima estate. Il progetto originale che è stato realizzato dal Comune e poi affidato all’ufficio del commissario per l’emergenza idrogeologica, valeva oltre 3 milioni di euro e prevedeva un intervento di rifioritura e salpamento fra Torre Faro e l’Annunziata.  Nel dettaglio era prevista la riqualificazione delle barriere esistenti, ma danneggiate dalle forti mareggiate.

La parte più importante dell’opera si è concentrata nell’area di Ganzirri e Torre Faro, dove devono essere riassestati 41 pennelli che difendono la costa e aggiunti 265 massi per rinforzare le barriere. Il secondo intervento riguarderà il fronte mare fra Grotte e Papardo, con il salpamento di 135 massi e il posizionamento di altrettanti nuovi blocchi. Le ultime porzioni interessate dai lavori saranno i tratti di costa tra Grotte e l’Annunziata, con 250 nuovi massi, e l’area fra Minissale e Zafferia, con 200 nuovi blocchi in conglomerato cementizio.

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