Ecco gli ultimi aggiornamenti dell'Osservatorio Etneo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sull'eruzione che ha interessato l'Etna nella notte.
Nube vulcanica e cenere ovunque, non c’è dubbio che con l’ultima eruzione dell’Etna – annunciata nelle prime ore del 14 agosto dall’Ingv – la provincia di Catania abbia ricevuto un “bel” regalo per la Vigilia di Ferragosto 2023. La fontana di lava è cessata dalle 3.20 della mattina del 14 agosto, ma permangono disagi come la presenza di terra in giro per le strade e i problemi per il trasporto aereo (fino alle 20 lo spazio aereo dell’aeroporto di Catania rimarrà chiuso).
Ecco gli ultimi aggiornamenti dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Eruzione Etna 14 agosto 2023, la nota Ingv
“L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dall’analisi delle telecamere di sorveglianza dell’INGV-OE si è osservato che l’attività di fontana di lava del Cratere di SE, segnalata nel precedente comunicato, nel corso della notte ha prodotto una nube vulcanica che si è dispersa in direzione SUD, producendo una ricaduta di cenere nel settore meridionale del vulcano e oltre. L’attività di fontana di lava è cessata a partire dalle ore 03:20 GMT circa, e in seguito il Cratere di SE è stato interessato da una debole emissione di cenere che a partire dalle 05:50 GMT circa è diventata discontinua e confinata nell’area sommitale del vulcano. Infine, il trabocco lavico che ha coinvolto il fianco sud-occidentale del Cratere di SE si presenta in raffreddamento non essendo più alimentato”, si legge nella nota dell’Ingv sull’ultima eruzione dell’Etna tra il 13 e il 14 agosto.
“Nel corso della notte l’attività sismica ed infrasonica si sono ulteriormente intensificate e dopo avere raggiunto i valori massimi intorno alle ore 01:20 UTC, a partire dalle ore 02:50 hanno mostrato un trend in rapido decremento. Dalle ore 03:20 UTC l’ampiezza media del tremore vulcanico si è attestata nel livello medio (dove tuttora permane) e ha raggiunto valori confrontabili a quelli pre-eruttivi intorno alle ore 03:30 UTC. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato in corrispondenza del Cratere di Sud-Est, ad una quota di circa 2700m sopra il livello del mare. L’attività infrasonica, che durante la notte ha seguito lo stesso andamento temporale del tremore vulcanico, allo stato attuale risulta essere parecchio modesta; i transienti infrasonici registrati, tutti di bassa energia, sono adesso localizzati al cratere Bocca Nuova. I segnali delle reti di deformazioni hanno indicato variazioni a partire dalle 21:00. La stazione dilatometrica di DRUV ha evidenziato una decompressione a partire dalle 21 fino alle 3:20 di stamattina. Le stazioni clinometriche hanno mostrato variazioni inferiori a un microradiante”.
Aeroporto di Catania, gli aggiornamenti
“La società di gestione dell’aeroporto di Catania comunica che, a causa dell’attività eruttiva dell’Etna, i settori di spazio aereo C1 e B3 rimarranno chiusi”, ha annunciato la SAC dopo l’eruzione dell’Etna. Pochi minuti fa, un ulteriore comunicato ha confermato la chiusura dello spazio aereo almeno fino alle 20 del 14 agosto.
Per info sui voli dirottati o cancellati si prega di rivolgersi alle compagnie aeree o verificare la situazione in tempo reale sul sito dell’Aeroporto www.aeroporto.catania.it.
Foto da Facebook – Ingvvulcani