Una proroga di sei mesi dello stato di emergenza dichiarato per l’esplosione del 21 gennaio scorso nel quartiere di San Giovanni Galermo, a Catania, che aveva interessato immobili dell’Istituto autonomo case popolari.
È quanto deciso dal governo Schifani su proposta del dipartimento regionale della Protezione civile, nel corso della riunione di giunta del 4 settembre 2025.
Esplosione di San Giovanni Galermo, proroga stato d’emergenza
La nuova scadenza è fissata per il 4 marzo 2026 e contestualmente viene prorogata anche la nomina del commissario delegato Gaetano Laudani. Inoltre, con la delibera la Regione Siciliana prevede ulteriori fondi, pari a 144mila euro, per lavori di ristrutturazione e per i traslochi, che si aggiungono ai 510mila euro finora stanziati.
Il perché della decisione
Il provvedimento si è reso necessario perché occorrono ulteriori tempi per la realizzazione dei lavori nelle case colpite dall’esplosione. Il primo piano operativo, infatti, non prevedeva interventi riguardanti le palazzine ai numeri civici 1, 3, 5 e 7 di via Gualandi in quanto gli immobili inizialmente erano stati posti sotto sequestro con decreto della Procura distrettuale. Adesso sono stati dissequestrati ed è possibile avviarne il ripristino.
Negli altri edifici alcuni lavori sono stati già ultimati e altri sono in corso. L’obiettivo è superare lo stato di emergenza e consentire il rientro nelle proprie abitazioni di tutte le famiglie sfollate.
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