Il vulcanologo Behncke, "Settimo parossismo già concluso". L'attività stromboliana era cominciata stamattina crescendo con il trascorrere delle ore. Cenere, lapilli e aeroporto. Il racconto del vignaron "Il cielo si è oscurato". Guarda foto e filmati
“Abbiamo avuto il settimo parossismo, e si è praticamente già concluso”.
A dichiararlo al Qds.it è Boris Behncke, vulcanologo dell’Ingv di Catania, commentando l’evoluzione del fenomeno sull’Etna che, dopo la debole attività stromboliana intorno alle sette del mattino segnalata proprio da un comunicato dell’Osservatorio etneo, si era intensificato intorno alle nove con un’altissima colonna di cenere dal cratere di Sud est per scemare intorno alle dieci.
“La colonna di cenere è già più debole – ha aggiunto Behncke – e tutto fa prevedere che il fenomeno sia in esaurimento. Certo, non possiamo escludere che ce ne siano altri. In passato l’Etna ci ha abituato a questa sequenza di parossismi: anche decine e decine. Dunque è probabile che ce ne siano altri, ma tutto potrebbe anche fermarsi qui: sarà il vulcano a decidere”.
Cenere, lapilli e aeroporto
“Nessuna paura – ha ribadito il vulcanologo – per questo genere di fenomeni. Semmai il fastidio per cenere e lapilli che sono ricaduti di nuovo su Zafferana, Giarre, Acireale, fino alla frazione marinara di Stazzo, perché il vento soffia in quella direzione”.
Non ci dovrebbero dunque essere problemi per l’aeroporto di Fontanarossa che diventa inoperativo soltanto se la cenere ricade sulla pista.
L’allarme questa mattina
Poco dopo le sette di questa mattina l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, aveva emesso un comunicato sottolineando come fosse in corso “una debole attività stromboliana” dal cratere di Sud est con una “debole emissione di cenere”.
“L’ampiezza media del tremore vulcanico – proseguiva la nota – ha subito un repentino incremento pur mantenendosi allo stato attuale nel livello medio. anche l’attività infrasonica è in aumento”.
La gallery con le immagini più spettacolari
Con il trascorrere delle ore l’attività stromboliana è cresciuta e intorno alle nove del mattino Orazio Valenti – tra l’altro autore del libro “Il mio Omaggio al Mongibello”, con oltre settecento foto del vulcano – ha scattato la suggestiva immagine di un’alta colonna di cenere dal Sud est che proponiamo in apertura. Altri contributi fotografici di questa gallery sono di Pucci Giuffrida e dell’Ingv.
Fin dall’inizio si era ipotizzato che potesse trattarsi di un parossismo simile a quelli ai quali il vulcano ci ha abituato negli ultimi giorni.
“Il sole si è oscurato”
“A partire dalle nove del mattino – ha raccontato al Qds.it Pucci Giuffrida, vignaron letterario dell’Etna – il cielo si è improvvisamente coperto e il sole è scomparso, oscurato da quest’immensa cappa di cenere. Dai miei vigneti in territorio di Randazzo, si vede una quantità di cenere enorme sui paesi pedemontani. Per fortuna dopo circa mezz’ora il fenomeno sembra essere rallentato. Adesso bisognerà vedere dove finiranno i lapilli, portati dal vento”.
Il filmato della nube di cenere
Giuffrida ha anche realizzato delle foto dell’evento, che trovate nella nostra gallery, e un breve filmato che vi mostriamo.