Etna Nord, si chiude la stagione sciistica: anno d'oro per Piano Provenzana

Etna Nord, si chiude la stagione sciistica: anno d’oro per Piano Provenzana

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Etna Nord, si chiude la stagione sciistica: anno d’oro per Piano Provenzana

Melania Tanteri  |
domenica 03 Aprile 2022

Il vulcano è stato preso d'assalto da tutta la Sicilia. Per la gioia di chi ha investito, come Francesco Russo Morosoli proprietario della seggiovia.

Da dicembre a fine marzo. Una stagione indimenticabile per tutti gli amanti degli sport invernali – e dello sci in particolare – e per chi lavora nel settore. “Non faceva così tanta neve da anni”. È questo il mantra degli ultimi mesi sentito sull’Etna – versante Nord – letteralmente presa d’assalto per più di tre mesi.

Stagione d’oro

È stato generoso l’inverno, quest’anno, per i catanesi e per tutti quelli che hanno potuto approfittare della neve, caduta copiosa sul vulcano attivo più alto d’Europa. Provenienti da Palermo, Trapani, Caltanissetta ma anche dalla Calabria, sono stati decine di migliaia le persone che hanno approfittato del manto nevoso e delle basse temperature per godersi la neve. Per la felicità degli operatori turistici, negozi, bar, noleggio attrezzatura, e soprattutto per chi gestisce gli impianti. Come conferma Francesco Russo Morosoli, patron della Star, l’azienda che gestisce la seggiovia di Piano Provenzana. “È stata una stagione assolutamente fuori dall’ordinario – afferma Russo Morosoli. È stata davvero una bella stagione e devo fare un plauso ai miei ragazzi, in particolare al dottor Salvo Di Franco, il direttore. Complici anche le basse temperature, la neve si è mantenuta a lungo”.

Etna presa d’assalto

Una stagione talmente straordinaria – rispetto al Nord Italia per esempio, dove le precipitazioni sono state scarse – che gente è arrivata da tutta la Sicilia e oltre. Tanto da causare talvolta intoppi, dovuti all’assenza di adeguati parcheggi e infrastrutture: è capitato spesso, infatti, che una volta arrivati quasi a destinazione si dovesse fare marcia indietro per mancanza di posto. Il sindaco di Linguaglossa, Salvatore Puglisi, ha assicurato l’intenzione di provvedere, ma Morosoli è scettico. “Purtroppo queste rassicurazioni le sentiamo da troppo tempo” – continua l’imprenditore.

Parcheggi necessari

Una criticità che può compromettere gli sforzi di tanti per attirare turisti. “È un problema non da poco quando lo sciatore di Ragusa si fa la strada e poi viene mandato via perché già alle nove di mattina c’è il vigile urbano che ha chiuso la strada. Probabilmente non viene più. Cosi come una pessima pubblicità è quando vengono dalla Calabria: le persone dormono a Linguaglossa per essere già pronti sul posto e poi si sentono dire ‘’non ci sono più posti dovete tornare’’”. Né le navette possono risolvere la situazione. “Il problema è stato messo di fronte a degli operatori privati che hanno messo a disposizione dei mezzi e delle risorse per cercare di ovviarlo – prosegue Russo Morosoli – ma non è sufficiente”.

L’accoglienza resta una criticità

L’accoglienza a Etna Nord resta una criticità. Anche se le cose pare siano avviate a cambiare: alcuni lotti di terreno sono stati infatti messi a bando per la realizzazione di alcune strutture ricettive a servizio proprio della stazione sciistica così come si costruirà, come pare, una nuova biglietteria. “Una buona notizia – afferma l’imprenditore. Più aumentiamo i posti letto, più riusciamo ad aumentare le sinergie, e questo è un elemento importante”.

Servizi cercasi

Russo Morosoli lamenta l’assenza di servizi. Da troppo tempo. “Il turista che arriva non ha neanche quelli primari – spiega. Non ha i bagni, deve andare nei bagni chimici. Piano Provenzana è in una situa allucinante, che ancora non ci sia un vero accordo tra i due comuni per fare le escursioni a tremila metri e che non ci sia nulla di costruito dopo l’eruzione del 2002. Sono passati 20 anni e c’è solo un ristorante che è stato ricostruito”.

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