Ex Blutec, multinazionali e aziende italiane in azione per il rilancio "green" dell'area di Termini Imerese - QdS

Ex Blutec, multinazionali e aziende italiane in azione per il rilancio “green” dell’area di Termini Imerese

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Ex Blutec, multinazionali e aziende italiane in azione per il rilancio “green” dell’area di Termini Imerese

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giovedì 23 Giugno 2022

Una serie di progetti per la riconversione "green" dell'area ex Blutec di Termini Imerese (PA).

Questa mattina è stato presentato lo studio di fattibilità per la riqualificazione e la riconversione green dell’area ex Blutec di Termini Imerese (PA). A illustrare il progetto, nel corso di un evento organizzato dal Polo Meccatronica Valley nell’Incubatore di Termini Imerese, due multinazionali. La prima è un’azienda che si occupa di alluminio, con sede nella regione di Kiev in Ucraina; la seconda è una multinazionale specializzata in meccanica di precisione, con due stabilimenti in Oriente. A queste due aziende si aggiungono diverse attività italiane, leader nei settori della mobilità sostenibile, della robotica e della produzione di impianti fotovoltaici.

All’incontro erano presenti i commissari straordinari della Blutec e il responsabile delle Zes per la Sicilia occidentale, Carlo Amenta; il dirigente delle Attività Produttive, Carmelo Frittitta, e i segretari provinciali di Fim, Fiom e Uilm.

Ex Blutec, multinazionali per il rilancio dell’area

Il progetto, coordinato dal Polo Meccatronica, prevede un investimento di oltre 100 milioni di euro per il rilancio dell’area ex Blutec e il restyling dei capannoni.

Si prevede la creazione di oltre 900 posti di lavoro e, in più, gli investitori hanno dichiarato di essere disponibili ad assorbire gli ex lavoratori Blutec e quelli dell’indotto.

Proposta 1: a Termini Imerese il primo impianto di alluminio 100% green

Shapran Group” Llc e “BrovaryAluminium Plant” Llc hanno avanzato una proposta per l’ex Blutec, che prevede un investimento da 50 milioni di euro e la creazione di ben 500 posti di lavoro.

L’ideatore del progetto, Sergei Shapran, ha studiato il mercato europeo dell’alluminio con il progetto di costruire un impianto di alluminio in Italia con un’area totale di 60.000 mq. Potrebbe trattarsi del primo impianto in Europa a funzionare solo con energia green e potrebbe nascere proprio in Sicilia, a Termini Imerese. La capacità prevista dell’impianto potrebbe essere di 24.000 tonnellate all’anno.

Reindustrializzazione dell’ex Blutec: la seconda proposta

La proposta del Gruppo Motion Italia Spa, attiva nel settore dei meccanismi per poltrone e divani, prevede invece un investimento di 34 milioni di euro e la creazione 290 posti di lavoro.

Il progetto italiano prevede la reindustrializzazione dello stabilimento ex Blutec, con prima parte della produzione prevista già a partire dall’1 gennaio 2023. La parte elettronica continuerebbe ad avere sede in Oriente, mentre il nuovo sito a Termini Imerese dovrebbe occuparsi solo di produzioni meccaniche.

Gli altri progetti per l’ex Blutec

A Termini Imerese, la Comal sta valutando la possibilità di avviare una linea di assemblaggio di pannelli fotovoltaici ad alto rendimento. Gli addetti hanno preso in considerazione lo stabilimento ex Blutec di Termini Imerese per gli spazi e la posizione strategica, ideale sia per ricevere materie prime sia per spedire prodotti finiti.

Raybotic, gruppo dell’Orto Spa, Energica Motor Company Spa e Reinova hanno previsto un investimento da 10 milioni di euro e la creazione di 30 posti per la realizzazione di uno scooter “auto sanificante”.

La Gi Group Spa, la più grande multinazionale del lavoro in Italia e partner del Distretto Meccatronica Sicilia, si occuperà invece del progetto di riqualificazione dello stabilimento ex Fiat. Si prevede un “restyling” del personale, con un piano per la formazione per le figure da assumere.

La proposta progettuale di industrializzazione prevede anche lo sviluppo congiunto di una Cer (comunità energetiche rinnovabili) da 10 MW.

Infine Meccatronica, attraverso la costituzione di uno specifico soggetto di scopo, si occuperà di coordinare i processi di riconversione del sito. Pianificherà quindi gli interventi necessari per l’ottimizzazione di spazi, risorse, utenze e personale. In più, il Distretto si occuperà di gestire la condivisione di servizi e infrastrutture comuni, l’interscambio di prodotti e informazione, delle strategie da adottare e della pianificazione e della promozione dell’area produttiva.

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