Arrestato nella clinica "La Maddalena" di Palermo, il boss aveva un falso nome che gli permetteva di avere una vita "normale": ecco quale.
Andrea Bonafede: è questo il falso nome utilizzato da Matteo Messina Denaro, il boss di Cosa nostra catturato oggi dopo ben 30 anni di latitanza.
I carabinieri del Ros lo hanno arrestato oggi, a 30 anni esatti dall’arresto di un altro boss storico della mafia siciliana (Totò Riina), nella clinica “La Maddalena” di Palermo, specializzata in cure oncologiche. Ecco la foto della sua carta d’identità falsa.
L’arresto di Matteo Messina Denaro, alias Andrea Bonafede
Il video LIVE dalla caserma dei carabinieri che hanno arrestato Messina Denaro (da Michele Sardo per QdS.it).
Pare che alla domanda “come ti chiami” il boss abbia risposto, senza esitare, “Sono Matteo Messina Denaro”. Pare che il capomafia seguisse delle cure proprio nella clinica palermitana, naturalmente sotto falso nome.
Assieme al latitante è stato arrestato anche un fiancheggiatore. Si tratta di Giovanni Luppino, di Campobello di Mazara (in provincia di Trapani): pare che si occupasse di accompagnare il boss in clinica per le terapie.
Al momento dell’arresto, “Andrea Bonafede” indossava un cappotto di montone, occhiali da vista scuri e un cappello. Agli occhi di chi lo ricordava molto più giovane è apparso non solo invecchiato, ma anche ingrassato.
Grande plauso dalle istituzioni locali, nazionali e internazionali per il clamoroso arresto di Matteo Messina Denaro. I dettagli del blitz che ha portato a uno dei più importanti arresti nella storia di Cosa Nostra verranno presentati oggi alle ore 17 in conferenza stampa nella caserma della Legione dei carabinieri di Palermo.