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Le acque della Sicilia soffrono, Faraone: “Accelerare su nomina commissario per depurazione”

Le acque della Sicilia soffrono, Faraone: “Accelerare su nomina commissario per depurazione”
Davide Faraone di Italia Viva (Imagoeconomica)

L’appello del deputato Davide Faraone

“La situazione di stallo sulla mancata nomina del Commissario straordinario unico per la Depurazione, da parte del Governo Meloni, continua a produrre dei danni ai territori e, non in ultimo, alle casse dello Stato”. Lo dichiara Davide Faraone, deputato di Azione-Italia Viva. “Il nostro Paese, infatti, paga 160mila euro al giorno a titolo di sanzione comunitaria per i danni arrecati all’ambiente per la mancata depurazione. La struttura commissariale per i depuratori è pensata per migliorare la qualità del nostro mare e delle nostre coste da un punto di vista ambientale e per porre fine alle sanzioni di Bruxelles”.

La nomina del commissario


“C’è di più, il commissario andrebbe anche a sbloccare gli appalti fermi, non si fanno infatti pagamenti alle aziende per più di 200 milioni di euro e 3 miliardi restano nei cassetti perché nessuno bandisce le nuove gare. I depuratori servono in Italia e servono maggiormente nelle tre regioni del Sud: Campania, Calabria, Sicilia. Non è più rinviabile – prosegue – una azione del genere solo perché al Governo non si mettono d’accordo sulle nomine. Come ogni anno Goletta Verde di Legambiente è arrivata puntuale a spiegare che i problemi legati alla balneabilità delle coste sono strettamente connesse agli scarichi che arrivano direttamente nei fiumi o al mare”.


“Fare presto, allora, perché l’ambiente è un bene prezioso non barattabile con una nomina da lottizzare, le sanzioni pagate sono uno schiaffo in faccia ai conti pubblici e le opere bloccate un insulto alle imprese che vogliono investire”, conclude.