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Faraone (Iv): “Prezzi di treni e aerei per la Sicilia folli, il governo Meloni resta a guardare”

Faraone (Iv): “Prezzi di treni e aerei per la Sicilia folli, il governo Meloni resta a guardare”

Il Codacons, sottolinea l’esponente di Italia Viva, parla di rincari che arrivano fino al 900% in direzione Sicilia e Sardegna nel periodo delle festività

L’aumento dei costi per gli spostamenti durante il periodo natalizio torna al centro del dibattito politico. A denunciarlo è Davide Faraone, vicepresidente di Italia Viva, che sui social attacca duramente l’esecutivo Meloni per quella che definisce “la solita tradizione italiana di Natale: il caro-voli”.

I prezzi salati dei collegamenti aerei per la Sicilia

Secondo i dati citati da Faraone, elaborati da Assoutenti, le tariffe aeree per le tratte verso il Sud registrano cifre considerate insostenibili: 505 euro per un Torino-Palermo, 492 euro da Pisa a Catania e addirittura 841 euro sulla Milano Linate-Catania nelle giornate o fasce orarie più richieste. Il Codacons, sottolinea l’esponente di Italia Viva, parla di rincari che arrivano fino al 900% in direzione Sicilia e Sardegna nel periodo delle festività.

Faraone: “Il governo si volta dall’altra parte”

Il vicecapogruppo critica anche la situazione dei trasporti ferroviari, dove le tratte a lunga percorrenza presentano prezzi elevati: 199 euro per un biglietto Torino-Reggio Calabria, 185 euro per Milano-Reggio e 183 euro sulla Torino-Lecce. A ciò si aggiunge l’aumento dei carburanti, con il gasolio in crescita del 6,4% e la benzina del 3,1%.

Faraone accusa il governo di immobilismo: “Le indagini dell’Antitrust ci sono da anni, le soluzioni no”. E conclude sostenendo che l’esecutivo avrebbe scelto di “voltarsi dall’altra parte”, lasciando gli italiani di fronte a tariffe sempre più pesanti.

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