PALERMO – Fase 2, Musumeci apre la Sicilia ai turisti e spiega in una conferenza stampa trasmessa anche su Facebook come è stata organizzata la ripartenza.
“La prudenza e la cautela da un lato e la voglia di ridare ossigeno all’economia dall’altro – ha detto Musumeci – sono le esigenze della società siciliana che dobbiamo coniugare con senso di responsabilità. Aiutati dalle disposizioni del governo nazionale e in forza di questa intesa stiamo operando con alcune integrazioni. Per rende efficiente la fase 2 abbiamo messo assieme i dipartimenti, salute, turismo e attività produttive in un gruppo di lavoro coordinato da Guido Bertolaso che riceverà un compenso simbolico di un euro”.
Il presidente della Regione ha ribadito la messa a punto della applicazione a cui si potranno registrare coloro che arrivano in Sicilia e il potenziamento dei presidi sanitari.
“SiciliaSicura”, così si chiama l’applicazione, diventerà operativa domani. Ieri è intervenuto anche Guido Bertolaso che ha espresso le sue preoccupazioni in merito alla ripresa del virus nel prossimo autunno.
“Le istituzioni devono prepararsi per scenari negativi che ci possono essere dal prossimo autunno – inverno – ha detto Bertolaso – Il mese di giugno sarà importante per mettere il sistema in piena funzionalità e garantire un monitoraggio efficace e funzionale dal primo di luglio e fino alla fine di settembre”. Parlando della applicazione, l’ex capo della Protezione Civile l’ha disegnata semplice, di facile comprensione per persone di qualsiasi età. “Confidiamo nella collaborazione dei turisti e non prevediamo sanzioni – ha aggiunto Musumeci -. Siamo convinti che il turista per primo avrà interesse a usare i servizi che mettiamo a disposizione. Confidiamo nel senso di responsabilità”.
Il governatore ha definito questo periodo, che prende il via dal 3 giugno, la Fase 2 e mezzo, durante la quale entreranno in servizio anche 80 nuovi medici per affrontare la stagione turistica che si spera possa registrare un alto numero di presenze, consentendo all’economia isolana di riprendersi dopo lo stop per il lockdown dovuto all’epidemia. Anche se non saranno previste sanzioni per i turisti che non riterranno di registrarsi vi sarà comunque “una attività di monitoraggio dettagliata – ha spiegato Bertolaso – perché lo scopo dell’applicazione non è solo ospitare in tranquillità i turisti ma anche rassicurare i siciliani”. In pratica chi arriverà in Sicilia comunica la sua presenza nell’isola proprio attraverso l’applicazione e indica il proprio stato di salute.
“Lo scopo è mettere chi arriva in contatto col sistema sanitario – ha spiegato l’assessore alla Salute Razza – Tramite le indicazioni date dal turista il sistema sanitario apprende con una sorta di pre triage notizie utili sulla salute e sull’area frequentata dal visitatore”.
L’app costa poche decine di migliaia di euro e costituisce una sorta di upgrade di quella utilizzata da chi è rientrato in Sicilia nella fase acuta della pandemia. Musumeci nel corso della conferenza stampa ha annunciato che spera che Bertolaso continui a collaborare con la Regione siciliana anche dopo il monitoraggio.