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Fattura elettronica, da luglio obbligatoria per Partite Iva forfettarie: come evitare le sanzioni

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Fattura elettronica, da luglio obbligatoria per Partite Iva forfettarie: come evitare le sanzioni

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giovedì 30 Giugno 2022

Saranno esenti le partite Iva che nel 2021 hanno fatturato meno di 25mila euro, ma le novità riguarderanno nell'immediato 800 mila contribuenti. Ecco tutte le informazioni utili

1 luglio 2022: è una data che per i forfettari segna l’entrata in vigore della fatturazione elettronica obbligatoria e il passaggio a una gestione digitale dei documenti fiscali.

Attraverso questo obbligo, a partire dal 1 luglio 2022, è chiamata a mettersi in regola la vasta platea di Partite IVA che nel 2021 ha dichiarato redditi da 25mila a 65mila euro, mentre per i contribuenti che hanno conseguito ricavi o compensi non superiori a 25mila euro l’obbligo, è posticipato al primo gennaio 2024.

Cosa serve per la fatturazione elettronica

Per emettere e ricevere fatture in formato elettronico attraverso il sistema di interscambio Sdi gestito dall’Agenzia delle Entrate servono un pc, tablet o smartphone e un software che permetta la generazione o la conversione della fattura nel formato richiesto.

L’Agenzia offre sul suo sito una serie di servizi gratuiti per predisporre, trasmettere, consultare e conservare le fatture. In alternativa ci si può dotare di uno dei tanti software gratuiti o a pagamento. E, non ultimo, c’è anche l’opzione di rivolgersi al commercialista.

Dotarsi di un software di fatturazione elettronica pronto all’uso è la strada più semplice ed efficace per mettersi in regola ed evitare le sanzioni, in modo da poter inviare le “e-fatture” a norma di legge e permettendo una gestione del proprio business completamente digitale.

Forfettari: cosa cambia da luglio 2022

Con l’estensione della fatturazione elettronica obbligatoria anche per i contribuenti in regime forfettario, tutti i soggetti coinvolti dovranno necessariamente generare, trasmettere, ricevere e registrare le fatture in formato elettronico XML (Extensible Markup Language) utilizzando il Sistema di Interscambio SdI.

La numerazione delle fatture

L’obbligo di emissione della fattura in formato elettronico non comporta variazioni nella numerazione, né nell’obbligo di tenuta di registri sezionali e come già chiarito dall’agenzia delle Entrate la numerazione delle fatture elettroniche e di quelle analogiche può proseguire ininterrottamente, a condizione che sia garantita l’identificazione univoca della fattura. Alla prima fattura da emettere a partire da domani, 1 luglio, potrà essere dato il numero immediatamente successivo all’ultima emessa in formato cartaceo.

Le fatture elettroniche vanno conservate?

Le fatture elettroniche devono essere conservate elettronicamente, per conservazione non si intende semplice memorizzazione su Pc del file della fattura, ma un processo regolamentato tecnicamente dal Codice dell’amministrazione digitale che garantisce, negli anni, di non perdere mai le fatture, riuscire sempre a leggerle e, soprattutto, poter recuperare in qualsiasi momento l’originale del documento.

Attenzione al fatto che l’Agenzia delle Entrate, sul portale “Fatture e Corrispettivi”, rende disponibile un servizio di conservazione gratuita che potrebbe essere utile soprattutto per quei contribuenti che non hanno un numero elevato di documenti da conservare.

L’imposta di bollo rimane

Sulle fatture dei contribuenti forfettari continua ad essere dovuta l’imposta di bollo, anche se elettronica. Nella fattura si dovrà indicare che il bollo è assolto con modalità elettronica e poi provvedere al versamento sul portale “Fatture e Corrispettivi” dell’agenzia delle Entrate.

Dal 1° luglio 2022 anche i forfettari sono tenuti a:

  • emettere le fatture in formato XML verso la Pubblica Amministrazione, gli operatori IVA (B2B) e i consumatori finali (B2C);
  • ricevere le fatture in formato XML dalla PA e dagli operatori IVA (B2B);
  • conservare le fatture in formato digitale, rispettando le procedure informatiche stabilite dalla normativa vigente.

Tolleranza per il primo trimestre

Per il primo trimestre è prevista una fase transitoria caratterizzata da una parziale tolleranza, infatti dall’1 luglio al 30 settembre 2022 le sanzioni non saranno applicate ai forfettari se la fattura elettronica sarà emessa oltre 12 giorni dall’operazione ma entro il mese successivo.

Quando non scattano le sanzioni per i forfettari, i casi

E’ opportuno ricordare che nel terzo periodo d’imposta (da luglio a settembre), le sanzioni non vengono applicate, se la fattura elettronica viene emessa entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione. Poi scatteranno anche per i forfettari le sanzioni già previste per la tardiva oppure omessa fatturazione elettronica, che ammontano a un minimo di 500 euro.

Le sanzioni

Le sanzioni per chi è obbligato alla fatturazione elettronica e non la emette nei tempi stabiliti, dunque, si applicheranno in misura piena anche ai forfettari a partire dalla fine del terzo periodo d’imposta e prevedono:

  • multa di importo che varia dal 90 al 180% dell’IVA in fattura, prevedendo una sanzione minima di 500 euro;
  • ammenda di importo compreso tra 250 e 2.000 euro nel caso in cui la violazione non incida ai fini della determinazione dei redditi;
  • ammenda variabile dal 5 al 10% dei corrispettivi non registrati (considerando un minimo di 500 euro), inerenti a operazioni non imponibili, esenti o non soggette a IVA e Reverse Charge.

Software di fatturazione elettronica, quale scegliere

Per trasformare il nuovo obbligo in una concreta opportunità di crescita, le Partita IVA in regime forfettario possono affidarsi a un software di fatturazione elettronica e gestionale online semplice e completo che aiuti a mantenere l’attività sempre sotto controllo.

La risposta è Fatture in Cloud, il programma semplice, veloce e intuitivo per gestire in modo efficace il ciclo attivo e passivo della fatturazione elettronica. Il software permette di emettere fatture elettroniche in formato XML verso privati B2B, B2C e PA, provvedendo in automatico ad apporre la firma digitale qualificata, all’invio tramite il sistema Sdl e alla conservazione digitale, nonché alla ricezione delle e-fatture.

Software Fatture in Cloud

Grazie alle sue numerose funzionalità, inoltre, Fatture in Cloud è molto più di un software di fatturazione elettronica e rappresenta uno strumento indispensabile per supportare il forfettario nella gestione della sua Partita IVA.

Ecco quali sono alcuni dei vantaggi derivanti dall’utilizzo di un software per le fatture in Cloud:

  • compilazione facile, veloce e guidata della fattura: l’utente può inserire le anagrafiche di clienti e fornitori nei documenti (preventivi, ordini, fatture etc.) prendendole direttamente dalla rubrica “clienti e fornitori”. Se invece le anagrafiche non sono salvate in rubrica, le può recuperare in un attimo sfruttando la funzione di ricerca nella Banca Dati Cerved integrata. Grazie a queste due soluzioni, si limita drasticamente il rischio di errori di compilazione;
  • verifica formale prima dell’invio delle e-fatture al SdI e segnalazione chiara di eventuali notifiche di scarto, grazie all’indicazione del codice dell’errore rilevato corredato da una breve descrizione del motivo dello scarto ma anche a una serie di suggerimenti su come intervenire per correggere gli errori;
  • firma digitale apposta in automatico;
  • ricezione delle fatture direttamente nel software, in modo da semplificare notevolmente le procedure di registrazione;
  • conservazione digitale delle fatture a norma per i 10 anni obbligatori per legge;
  • gestione della fatturazione elettronica in ogni momento e luogo, grazie alla App mobile per iOS, Android e AppGallery;
  • invio in automatico dei solleciti di pagamento;
  • comunicazione con il commercialista, grazie alla condivisione dell’accesso all’account per una trasmissione semplice e rapida delle fatture elettroniche;
  • pagamento delle fatture a norma con l’obbligo di accettazione dei pagamenti elettronici (il cosiddetto “Obbligo POS”): grazie all’integrazione con TS Pay, piattaforma dei servizi di incasso e pagamento digitali erogati da TeamSystem Payments, è possibile ricevere dai propri clienti pagamenti elettronici con carta di credito/debito o addebito su conto corrente, semplicemente a partire da un bottone inserito in fattura.

Offerta Fatture in Cloud e la licenza “standard forfettari”

I contribuenti in regime forfettario hanno l’opportunità di adeguarsi facilmente al nuovo obbligo attivando l’offerta Fatture in Cloud, dedicata proprio ai nuovi clienti forfettari.

È possibile attivare la licenza “Standard Forfettari” al prezzo speciale di 4 €/mese, toccando con mano tutte le funzionalità del software: oltre alle operazioni relative alla fatturazione elettronica, infatti, il programma gestisce i preventivi e le scadenze, registra gli acquisti e tiene sotto controllo le spese attraverso i report, provvedendo anche al monitoraggio del calcolo della tassazione e del raggiungimento del limite di ricavi/compensi (che per il regime forfettario è fissato a 65.000 euro annui).

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