Al centro dell’inchiesta la comunità Oasi di Emmanuele
Sono partiti gli interrogatori di garanzia per due indagati dell’inchiesta sullo spaccio di droga, e presunti ricatti sessuali, all’interno della comunità per tossicodipendenti “Oasi di Emmanuele” di Favara. Davanti al Giudice per le indagini preliminari erano presenti Chyarl Bennardo, 40 anni, e Carmelo Cusumano, 52 anni, entrambi di Favara, difesi rispettivamente dagli avvocati Salvatore Cusumano e Fabio Inglima Modica.
Al centro dell’inchiesta, coordinata dal procuratore facente funzioni Salvatore Vella e dal sostituto Paola Vetro, la comunità Oasi di Emmanuele. La struttura, nata per il recupero di persone con problemi psichici e di tossicodipendenti, era diventata una vera e propria centrale di spaccio di stupefacenti. La droga veniva venduta anche all’interno della comunità e chi non poteva permettersela perché privo di soldi veniva invitato a pagare con prestazioni sessuali. Uno scenario di abusi, ricatti e minacce di diffondere video e immagini compromettenti.
Le altre misure cautelari disposte dal giudice sono: Obbligo di dimora per Emanuele Luigi Capraro, 24 anni di Agrigento, difeso dall’avvocato Daniele Re; Gaetano Lombardo, 47 anni di Favara, difeso dall’avvocato Ivana Rigoli; Divieto di dimora in provincia di Agrigento per Paolo Graccione, 45 anni nato in Germania, difeso dall’avvocato Daniela Posante; Fiorella Bennardo, 43 anni di Favara, difesa dall’avvocato Daniela Posante. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Giuseppe Papia, 64 anni di Favara, difeso dall’avvocato Daniela Cipolla.