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Favara, le ricerche di Marianna: trovata la sua giacca in un canale

Favara, le ricerche di Marianna: trovata la sua giacca in un canale
Donna dispersa a Favara per il maltempo – QdS, Irene Milisenda

La giacca, nera e firmata da Adidas, è solo l’ultimo ritrovamento degli oggetti e vestiti di cui Marianna era in possesso prima di essere dispersa e coinvolta dal nubifragio della zona l’1 ottobre scorso.

Una novità nelle ricerche di Marianna Bello, la 38enne scomparsa da cinque giorni dopo il violento nubifragio che ha colpito Favara, ad Agrigento, lo scorso 1 ottobre. A seguito delle interminabili ricerche dei vigili del fuoco infatti, rinvenuta una giacca nera Adidas appartenente alla donna. Questa, ritrovata nel canalone tra la nona e la decima piscinetta che i VdF hanno svuotato, è l’ultima novità di una ricerca che si fa ogni giorno più complessa e che va avanti da ormai cinque giorni.

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Si cerca Marianna a Favara, la giacca Adidas l’ultimo ritrovamento delle autorità

La giacca, nera e firmata da Adidas, è solo l’ultimo ritrovamento degli oggetti e vestiti di cui Marianna era in possesso prima di essere dispersa e coinvolta dal nubifragio della zona l’1 ottobre scorso. Nei giorni scorsi infatti, erano stati ritrovati il cellullare, ma anche la borsa, il portafoglio e una borraccia d’acqua, oltre che una foto di uno dei tre figli della donna. Adesso, chiaramente, le ricerche vanno avanti e gli sforzi delle autorità non cessano di esistere.

Durante le scorse ore, le ricerche si sono contrate nella zona del depuratore di Favara, con gli escavatori che hanno cercato la donna tra il fango e i detriti dal maltempo. Per adesso però, della donna – nonostante falsi allarmi e annunci dei giorni scorsi – ancora nessuna traccia.

La fake news ed il falso allarme

C’è Marianna Bello, parla con un uomo e sta bene”. Questa la falsa segnalazione nelle scorse ore arrivata telefonicamente al numero unico d’emergenza, il 112. Una fake news che ha fatto partire il tam-tam facendo gridare al miracolo. Le pattuglie dei carabinieri e dei vigili del fuoco riprese con un telefono cellulare, mentre correvano, a molti hanno dato la conferma. Ma i militari dell’Arma e i soccorritori stavano, semplicemente, andando a riscontrare e verificare quella che era una segnalazione. Che si è appunto rivelata del tutto falsa ed infondata.  Altri, in quello che è stato un vox populi privo di verifica, hanno aggiunto dei particolari: “L’hanno vista mentre la soccorrevano, era piena di fango”. La donna, autrice della telefonata al 112, è stata identificata dal funzionario della polizia di Stato, di turno per il servizio di ordine pubblico su Favara. La favarese è stata già portata alla tenenza dei carabinieri di Favara (e non in Questura) e quasi sicuramente verrà denunciata alla Procura. 

Proseguono le ricerche: tutti uniti per trovare Marianna

Intanto, a Favara, arrivano rinforzi da tutta la Sicilia per partecipare alle ricerche di Marianna Bello. Si scava, si draga, si perlustra in quella che pare ormai, purtroppo, essere diventata una ricerca disperata. Da Nicolosi, provincia di Catania, è arrivato anche il nucleo di soccorso alpino della guardia di finanza. La donna, mamma di tre figli, sembra essersi dissolta dopo essere stata travolta e inghiottita dalle acque alluvionali di mercoledì mattina.