Festival Valdemone, messaggio contro violenza di genere - QdS

Festival di Valdemone, la kermesse si chiude con un messaggio contro la violenza di genere

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Festival di Valdemone, la kermesse si chiude con un messaggio contro la violenza di genere

Redazione  |
martedì 29 Agosto 2023

Si è appena concluso il Valdemone Festival a Pollina, il festival delle arti di strada giunto alla sua 14esima edizione.

La cultura salverà il mondo. E ci libererà da una mentalità patriarcale che ancora oggi uccide. Alle famiglie e ai figli delle donne e delle madri vittime di violenza che non ci sono più o che si sono salvate, va il nostro tributo”.

Si chiude così dal palco del teatro di Pietra Rosà la 14esima edizione del festival di Valdemone, con un messaggio dalle artiste e da tutte le donne che hanno partecipato al festival, a conclusione dello spettacolo “La crisis de la imaginacion”.

La performance della compagnia spagnola Cia Rauxa porta in scena con forza e determinazione e dolcezza un messaggio d’amore contro la violenza. Un palloncino. Un bambino mai nato. Una donna che danza sola. E con lui.

Lui che ama forse a modo suo. Forse non ne è capace. Si cercano. Si trovano. Danzano di nuovo insieme. La luna. Di nuovo il bambino.

Un cartellone, quello di quest’anno, dedicato interamente alla figura della donna e che anche grazie al sostegno di Poste Italiane ha potuto contare su collaborazioni di artisti anche internazionali. Un Festival Partecipato e sentito come dimostrano le 3000 presenze che hanno affollato il piccolo borgo e che, grazie a tre artisti illuminati continua a crescere e attrarre anche molti stranieri.

“Progetto nato come festa tra amici artisti”

“Il progetto è nato come una festa tra amici artisti” racconta Mario Barnaba, uno degli organizzatori, insieme a Stefania Soldano e Virgilio Rattoballi. “Non siamo stati noi a scegliere il luogo ma il luogo a scegliere noi. E noi ce ne siamo innamorati”.

Stradine impervie che adattiamo alle nostre performance e viceversa. Panorami mozzafiato. E un teatro che apre il cuore.

“Abbiamo iniziato facendo di tutto – continua Mario –. Recitando, gestendo la comunicazione, staccando i biglietti. Anche cucinando, per le strade si mangiava quello che improvvisavamo. Eravamo graditi ospiti. Ora siamo perfettamente integrati con la comunità. Pollina è il festival e il festival è Pollina”.

Un cartellone che cresce di anno in anno

La cosa straordinaria è che tutto ha conservato ancora il volto di una festa ma con un cartellone che cresce qualitativamente ogni anno.

“La nostra ambizione – conclude Mario – è di portare questo progetto adolescente certamente alla maggiore età”. 

Un festival che porta lustro a Pollina, che può e che deve essere un esempio virtuoso per tutta la Sicilia. E che grazie al sostegno della comunità, del comune e di altri sponsor che come Poste Italiane partecipa allo sviluppo culturale ed economico del territorio.

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